A Genova gli Stati generali della Sanità Ligure

Teatro CarloFelice Genova

Il 9 aprile a Genova (Teatro Carlo Felice) la veterinaria ligure sarà impegnata in una mattinata di incontro e di confronto per approfondire il proprio ruolo nella sanità del territorio. ANMVI Liguria e l'Ordine dei Medici Veterinari di Genova chiamano a raccolta professionisti e istituzioni. Partecipazione gratuita. Accreditamento diretto in sede congressuale.

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Audizione ANMVI. Rc professionale: il ddl si applica anche ai veterinari llpp

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Il disegno di legge 2224 sulla responsabilità professionale si applica anche ai medici veterinari liberi professionisti compresi. Melosi: "Un chiarimento che non chiarisce".

Il testo di legge non le elenca espressamente, ma le professioni sanitarie citate dal Ddl 2224 sono quelle riconosciute dall'ordinamento. Di conseguenza, per 'esercente la professione sanitaria' deve intendersi anche il medico veterinario qualunque sia la forma giuridica con cui svolge l'attività. Questa è la puntualizzazione emersa ieri sera in 12° Commissione al Senato nel corso dell'audizione del Presidente ANMVI Marco Melosi. A fornirla è stata il Senatore Amedeo Bianco.

Applicabile alla veterinaria, in conseguenza di tale puntualizzazione, anche l'aspetto delle buone pratiche previsto dall'articolo 5 del ddl, che - dove correttamente osservate- escludono la 'colpa grave' (articolo 6). Vedrà infatti attenuata la propria responsabilità penale, il sanitario che rispetti le linee guida "elaborate dalle società scientifiche iscritte in apposito elenco istituito e regolamentato con decreto del Ministero della Salute" (articolo 5) e inserite nel Sistema nazionale SNLG.Questo passaggio è stato approfondito in sede di confronto con i senatori della Commissione dal vicepresidente ANMVI Raimondo Colangeli, lasciando tuttavia inalterate le perplessità sull'applicabilità di una norma che solleva l'esercente sanitario dalla responsabilità colposa, ma che per paziente intende una "persona assistita".

Altrettanto dubbia rimane l'attribuzione al libero professionista puro (cioè non dipendente nè convenzionato nè in regime intramurario) della responsabilità civile (articolo 7) di tipo extracontrattuale (anche detta aquiliana), quella fattispecie di responsabilità che pone l'onere della prova a carico del danneggiato e non dell'esercente la professione sanitaria.

Del Ddl resta chiara la sottoscrizione obbligatoria di una polizza per RC professionale, in virtù del rinvio all'obbligo introdotto nel 2011 (Legge 148/2011) e ribadito nel 2012 (Legge 189/2012); i requisiti delle polizze dovranno essere stabiliti con decreto del Ministero dello Sviluppo economico sentite le Federazioni degli Ordini. Per quanto riguarda le polizze, il Ddl dispone l'estensione della garanzia assicurativa (art. 11) prevedendo una ultrattività di 10 anni dopo la cessazione, per qualsiasi causa, dell'attività professionale; l'ultrattività è estesa agli eredi.

In conclusione, le ambiguità del testo permangono fin dal titolo che -parlando di responsabilità professionale "del personale sanitario"- denota una impostazione su misura per la medicina umana e in particolare per quella pubblica, intramuraria e convenzionata; l'approccio di fondo del Legislatore- nonostante i chiarimenti forniti dalla 12 Commissione- rimane di incerta e dubbia applicabilità alla professione veterinaria libero-professionale.

Il Ddl è complessivamente apprezzabile per la ricerca di un equilibrio fra i diritti degli utenti e quelli dei professionisti, ma in assenza di declinazioni specifiche ed esplicite, la professione veterinaria non può trovare la sua dimensione giuridica nel testo già approvato da Montecitorio.


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Rc professionale, ANMVI chiede audizione in Senato

ANMVI: mettere la Veterinaria al centro

ANIMALI IN CITTA

La salute animale è un diritto-dovere non ancora consolidato. ANMVI alla presentazione del V Rapporto di Legambiente: "La Legge 281 è superata: la Veterinaria sia messa al centro di nuove strategie di intervento. Su possesso responsabile e gestione degli animali Regioni e Comuni in ordine sparso. Melosi: serve un coordinamento nazionale.

Questo il messaggio del Presidente dell'ANMVI, Marco Melosi, stamattina a Roma, dove- nella sede dell'ANCI (foto)- è stato presentato il V Rapporto "Animali in città" di Legambiente. Dall'analisi non emerge un quadro più confortante di quello già messo in luce nell'analogo Rapporto dell'anno scorso. ma non mancano le proposte e le soluzioni.

"La crescente presenza di animali in città, volendoci soffermare su quelli da compagnia (anche non tradizionali)- afferma il Presidente ANMVI-  è il risultato di un profondo mutamento della sensibilità sociale. Sul cane e sul gatto di casa, il proprietario e i suoi familiari fanno un grande investimento affettivo, quando non esistenziale, secondo una tendenza recente vistosamente e rapidamente affermatasi negli ultimi 25-30 anni, puntualmente monitorata dai Rapporti di Legambiente. In questo arco di tempo - mentre la medicina veterinaria ha compiuto i più importanti progressi scientifici in prevenzione, diagnostica, clinica e terapia- il legislatore non ha assecondato con lo stesso ritmo né con il medesimo sentire questa trasformazione culturale. Ne consegue una normativa, nel complesso inadeguata, che non afferma in positivo il diritto dovere alla salute degli animali, quindi alle cure veterinarie"- sostiene il Presidente Melosi.Alla base dello scenario descritto dall'ANMVI ci sono un fisco pesante, normative inadeguate e frammentarie, l'incuranza e l'incompetenza amministrativa. Ma soprattuto l'assenza di una lettura sanitaria della questione.

Per queste ragioni, "l’ANMVI insiste per l’adozione di strategie unitarie, centralizzate e coordinate, basate su un approccio sanitario-veterinario, sulla valorizzazione delle strutture veterinarie private e sul controllo della spesa pubblica".

Incuranza amministrativa- "L’incuranza amministrativa è stata, ed è ancora oggi, viatico di abusivismo professionale e quindi di maltrattamento animale, soprattutto in quei canili/rifugi dove manca la figura di un Medico Veterinario che – oltre a garantire la corretta gestione sanitaria degli animali- favorisca le adozioni, e assicuri diagnosi di medicina comportamentale scientificamente fondate nei riguardi di animali potenzialmente pericolosi per l’incolumità pubblica".

Incompetenza amministrativa- "L’incompetenza amministrativa non è di per sé una colpa. Colpevole è la sistematica trascuratezza della professionalità veterinaria nell’adozione di piani e strategie di intervento, di regolamentazione del benessere e della detenzione di animali da compagnia. Si leggono frequentemente regolamenti, bandi e ordinanze che rasentano l’abusivismo professionale, l’appalto al ribasso, il maltrattamento animale per mancanza di conoscenze professionali. E’ un fatto che le associazioni protezionistiche sono più consultate della professione medico-veterinaria, specie quando le preoccupazioni mediatico-elettorali prevalgono sulla buona amministrazione e sul cosiddetto principio “legiferare meglio”.

Fisco pesante-
"L’essere senziente del citatissimo Trattato di Lisbona - fa notare l'ANMVI- è in realtà un contribuente a cui il Fisco nazionale chiede di versare l’IVA più alta della storia (il 22%) e al quale si nega una detraibilità fiscale che si dica adeguata al costo della vita. A livello amministrativo, per alcuni Comuni disposti a rinunciare ad un balzello municipale per incentivare il possesso responsabile, ve ne sono altri che lo tasserebbero volentieri".

Normativa inadeguata- "La Legge quadro 14 agosto 1991, n. 281 (Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del Randagismo) è arcaica e superata: è il paradigma dello scarto fra un astratto sentimentalismo demagogico e una gestione della popolazione animale realmente professionale, competente e quindi concretamente efficace. Dove questa Legge è fallita è stato a causa di strategie che non hanno mai messo al centro la figura del Medico Veterinario e le strutture veterinarie private".

Una questione prioritariamente sanitaria- "Gli animali in città, siano di proprietà o siano randagi, sono una questione prioritariamente sanitaria non scaricabile sul volontariato e sullo spontaneismo. E’ necessario affermare che la presenza degli animali in città (nelle case o nei rifugi/canili) ha risvolti di sanità pubblica e risvolti economici sulla collettività. Una cattiva gestione degli animali da compagnia non tutela da rischi igienico-sanitari e zoonosici, genera spesa pubblica e sprechi. Per cattiva gestione si intendano, nel privato, carenze di prevenzione veterinaria e di educazione al possesso responsabile; nel pubblico: carenze di strategie coordinate, efficaci e incentrate su obiettivi di sanità pubblica e sanità veterinaria".

ANMVI al V Rapporto di Legambiente Animali in Città

V Rapporto Animali in Città di Legambiente (versione sfogliabile)

Corso Anmvi: 'Comunicare in modo efficace con i social media'

Cso17 apr 2016CRIl corso, rivolto ai Medici Veterinari, si svolgerà domenica 17 Aprile, presso la sede di Palazzo Trecchi, a Cremona. Questo corso, si propone di aiutare le strutture veterinarie a comprendere la Rete e ad utilizzare i social, limitando i rischi e sfruttando al meglio le opportunità. L'evento è a numero chiuso. Programma e modalità di adesione sono disponibili on-line.

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La gestione del farmaco: Viterbo, 13 marzo 2016

ANMVI Lazio tagliatoSi svolgerà il 13 marzo 2016, presso la sede dell'Ordine dei Medici Veterinari di Viterbo l'evento ANMVI Lazio dedicato a "La gestione del farmaco: dall'acquisto alla somministrazione".
Iscrizioni entro il 2 marzo.

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Randagismo, De Filippo convochi il Tavolo tecnico veterinario

de filippo vitoLo chiedono i vertici di Anmvi, Fnovi e Simevep. Calendarizzare un programma di incontri: il tema resta attuale e urgente. I Presidenti di Anmvi, Fnovi e Simevep hanno scritto al Sottosegretario alla Salute e al Direttore Generale della Sanità Animale per chiedere la riconvocazione del Tavolo tecnico veterinario per lo studio di strategie e di linee guida degli interventi di lotta al randagismo".Il Tavolo, istituito su proposta delle tre sigle veterinarie, si è insediato il 16 giugno 2015; da allora ha prodotto e inviato al Ministero della Salute un documento di proposta, per sviluppare un nuovo approccio strategico ai temi della prevenzione e della lotta al randagismo.

Il Tavolo, che si pregia di qualificate rappresentanze veterinarie (sia pubbliche che private, istituzionali e non) è nato dalla condivisa priorità di "procedere ad una programmazione sanitaria delle azioni di prevenzione e lotta al randagismo, anche attraverso l’adozione di protocolli di intervento medico-veterinario, uniformemente adottabili sul territorio nazionale".

Con la lettera indirizzata in questi giorni al Sottosegretario De Filippo e al Direttore Generale Borrello, i Presidenti Melosi, Penocchio e Sorice chiedono una calendarizzazione di incontri che finalizzi gli scopi del Tavolo. "Si ritiene- anche alla luce di recenti iniziative parlamentari e istituzionali- che i temi oggetto del Tavolo mantengano il loro carattere urgente e prioritario e siano meritevoli di essere affrontati avvalendosi del documento di lavoro già inoltrato dalle scriventi"- conclude la lettera.

Rc professionale, ANMVI chiede audizione in Senato

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VeterinarioOrizzoncorretto

Sono arrivate in Senato le Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario. Con tutta probabilità il testo, approvato in prima lettura dalla Camera, inizierà l'iter in Commissione Igiene e Sanità del Senato.

ANMVI ha chiesto un'audizione rimarcando l'estraneità del testo alla professione veterinaria". Sul provvedimento che attende la nomina di un relatore (a Montecitorio lo è stato l'On Federico Gelli, autore di quasi tutti gli emendamenti approvati e quindi del testo in discussione a Palazzo Madama) è previsto un iter rapido, anche in considerazione dell'approvazione del Governo espressa dal Sottosegretario alla Salute Vito De Filippo.

Ciononostante, la Senatrice Giuseppina Maturani ha parlato di una "rapida approvazione del provvedimento, seppur rispettosa dei doverosi approfondimenti di cui necessita la materia"

Dove sono i Medici Veterinari nella pdl-Gelli?

 

pdfIL_TESTO_DEL_DISEGNO_DI_LEGGE_IN_DISCUSSIONE_AL_SENATO.pdf75.93 KB

Herpesvirus degli equini: almeno due mesi per il vaccino

cavalloIl prodotto immunologico potrebbe tornare disponibile fra aprile e maggio. Modalità di reperimento all’estero. Problemi nella produzione dell’antigene nei laboratori europei stanno rendendo difficile per tutti gli ippiatri  l’approvvigionamento del vaccino contro la rinopolmonite equina e per la prevenzione dell’aborto nella cavalla.

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Professionisti tutelati contro il rischio di insolvenza

poletti lavoroIl Consiglio dei ministri ha approvato l'atteso disegno di legge per la tutela del "lavoro autonomo non imprenditoriale". In Italia come in Europa, i professionisti vengono parificati ai "piccoli imprenditori". Deducibilità dell'aggiornamento professionale e tutela del credito: Poletti: "Il rischio più grande di un professionista è che il clienti non paghi".

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Formazione

Salute e sicurezza sul lavoro

immagine sicurezzaLogo ANMVIANMVI organizza corsi residenziali, online e Fad per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Anmvi offre anche approfondimenti, video, domande frequenti e consulenze dedicate.
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Buone Pratiche Veterinariebuone_pratiche_veterinarie.jpg

Percorso-qualità basato sulle BPV, secondo il Disciplinare ANMVI adottato dall'ente di certificazione CSQA.
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Metodologia Didattica

GSMDVIl gruppo di studio, promosso e gestito da ANMVI, apre un nuovo filone di formazione per qualificare le docenze dei Medici Veterinari.
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Benessere Veterinario

Logo OrizzontaleIl gruppo intende fornire ai Medici Veterinari sostegno all’esercizio della loro attività, individuale o collettiva, in chiave propedeutica allo sviluppo del benessere professionale.
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Tecnico Veterinario

CCNL E NORMA UNItecnico veterinario

Per info percorso per Tecnico Veterinario, Scuola di Cremona: Tel.0372/403515 e Scuola di Roma: Tel.06/87182658.
ATAV (Associazione Tecnici Ausiliari Veterinari): Tel.0372/403536