(Cremona 10 novembre 2014)- Per un assurdo bisticcio fra moduli e allegati, i liberi professionisti di Genova stanno incontrando difficoltà a presentare domanda di risarcimento danni. E oggi è l’ultimo giorno per farlo. Per il ‘Modulo E0’ (e per il Comune di Genova) gli studi professionali rientrano fra le categorie che possono presentare domanda di rimborso dei danni subiti. Ma per il Modulo E (e per la Camera di Commercio ligure) no: i liberi professionisti che si sono visti respingere la pratica si sono sentiti dire che vale solo per gli iscritti al registro delle imprese, in aperto contrasto con quanto riportato dal Modulo E0.
“Ad un Collega con danni da circa 39 mila euro è stato paradossalmente suggerito di attendere un eventuale prossimo bando- dichiara Marco Melosi, Presidente ANMVI. "Una decina di strutture veterinarie private ha sopportato ingenti danni e i Medici Veterinari hanno trascorso settimane a ripulirle dal fango per far ripartire le cure ai pazienti animali. E ciononostante, i gravi danni alle attrezzature sanitarie e diagnostiche danneggiate non hanno permesso di riprendere in pieno l’attività sanitaria. Ci sono poi molti colleghi, come gli ippiatri, che esercitando a domicilio del cliente hanno nell’automobile tutta la loro attività e la piena si è portata via anche questa. E’ indispensabile – conclude Melosi- che le amministrazioni non appesantiscano la situazione con incertezze burocratiche”.
Per queste incongruenze burocratiche, l'ANMVI chiede alle amministrazioni locali di assicurare l'accoglimento di tutte le domande presentate dai liberi professionisti e di concedere una proroga sui tempi di consegna della modulistica, chiarendo con la Camera di Commercio il diritto degli studi professionali a partecipare ai bandi dei rimborsi.
Secondo ANMVI, la proroga si rende opportuna anche in ragione del poco tempo a disposizione dei professionisti, che hanno dovuto impiegare la maggior parte dei 30 giorni a disposizione a sgombrare le strutture dal fango e a far ripartire- per quanto possibile- le loro attività. Peraltro, le condizioni meteorologiche non seguono i tempi della burocrazia: Genova è ancora in stato di allerta idrogeologico.
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