COMUNICATI STAMPA

 

ACCESSO PROGRAMMATO- A.A. 2019-2020

(Cremona, 4 settembre 2019) -Anche quest'anno l'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) rivolge un augurio agli aspiranti Colleghi, che oggi sostengono la prova di accesso a Medicina Veterinaria.

Ci sono molti modi per prepararsi al test- Quest’anno, per la prima volta, l’ANMVI ha collaborato alla stesura di un manuale specializzato. L’operazione editoriale è stata quella di riunire una scelta ragionata di prove- fra le quali i quiz ufficiali già proposti dal Ministero dell’Università- per allenarsi all’imprevisto e alla velocità: 60 domande in 100 minuti.

Da alcuni anni, le Università mettono a disposizione un numero crescente di iniziative di orientamento, anche tramite piattaforme on line gratuite. Nel privato invece l’offerta è molto variegata e, insieme alla spesa, va valutata molto bene la qualità dell’offerta.

Ma deciderà il caso- L’alea di queste prove rende molto difficile focalizzare la preparazione. La prova in sé non è una verifica delle basi culturali necessarie per gli studi accademici prescelti né dell'attitudine professionale. E’ tutto affidato per metà al caso e per metà a complicate graduatorie di ammissione, sulla base di un numero di immatricolazioni comunque contingentato.

Scelta professionale inconsapevole- L'ANMVI ribadisce che si potrebbe parlare davvero di “preparazione” solo se il test fosse basato su domande legate alla medicina veterinaria e alle aree disciplinari affini e complementari. "Sapere che Raffaello Sanzio ha affrescato le stanze del Vaticano aiuta ben poco a misurare l’effettiva predisposizione attitudinale all’esercizio professionale, in chirurgia, in allevamento o in un macello"- afferma il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi.

Le novità del Ministro Bussetti- Il test psico-attitudinale, introdotto quest’anno e di cui non si sa nulla, non è obbligatorio e le domande di cultura generale sono state addirittura aumentate. "Tutto questo non aiuta i ragazzi a fare una scelta orientata della loro carriera universitaria e professionale. Anche per questo, nel manuale a cui abbiamo collaborato, ci sono alcuni capitoli di orientamento, in cui presentiamo la professione veterinaria reale e i suoi sbocchi occupazionali, al di fuori di una visione idealistica e immaginaria che non esiste e che porta molti giovani a sbagliare strada"- conclude Melosi.

Per l'anno accademico 2019/2020, a fronte di 759 posti disponibili, al test d'ingresso di oggi risultano iscritti 7.780 candidati (circa 350 in meno dell'anno scorso).

Ufficio Stampa ANMVI - Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani- 0372/40.35.47