Per ristabilire una informazione corretta sul proprio operato, ANMVI precisa quanto segue
1. La vigente norma di legge sulla tracciabilità del farmaco veterinario (nella quale rientra la ricetta veterinaria elettronica) non è una iniziativa legislativa promossa dall’ANMVI; 2. La ricetta veterinaria elettronica è stata annunciata, in maniera del tutto inattesa e senza condivisione (settembre del 2015) dal Ministro della Salute; ANMVI ha reagito con un comunicato stampa, nel quale ha elencato alcune istanze, tutt’ora valide, alle quali si è sempre attenuta nel corso del suo operato: semplificazioni, agevolazioni e recupero fiscale, efficienza digitale e garanzia di connessione, messa a regime solo con un sistema condiviso;
3. La ricetta veterinaria elettronica è sempre stata messa in relazione al solo settore degli animali d’allevamento (sperimentazione con i liberi professionisti da settembre 2015) fino al 30 ottobre 2017, quando il Ministero della Salute ha annunciato -a tutte le componenti della veterinaria -la sua estensione al settore degli animali da compagnia, a far data 1 settembre 2018;
4. L’ANMVI ha immediatamente rappresentato difficoltà sia di ordine temporale che tecnico, non essendo traslabile tout court al settore degli animali da compagnia la ricetta elettronica messa a punto (in oltre due anni di sperimentazione) per gli allevamenti; ANMVI ha quindi chiesto che fosse sottoposta a sperimentazione anche la ricetta veterinaria elettronica nei pet;
5. Durante la sperimentazione, ANMVI ha ravvisato numerose criticità, lavorando affinché la ricetta elettronica nei pet non comportasse maggiori oneri – nè pratici nè burocratici- rispetto a quelli già connessi all’emissione cartacea; questo anche per preservare le prerogative, l’indipendenza e le tutele del medico veterinario prescrittore;
6. A titolo d’esempio, essendo già in uso la prescrizione elettronica in numerose strutture veterinarie, ANMVI ha chiesto che fosse garantita l’interoperabilità del sistema ministeriale con quelli già eventualmente in uso nelle strutture veterinarie.
7. ANMVI ha costantemente informato su tutte le fasi di sperimentazione, sulle criticità riscontrate e sul loro superamento, a mezzo stampa e durante numerosi eventi pubblici
8. La proroga al 1 dicembre 2018 (Milleproroghe) concessa alle sigle delle farmacie dal Ministero delle Finanze consegue ad oggettive complessità del sistema di informatizzazione, del resto emerse fin dalle prime fasi di sperimentazione, al punto da rendere del tutto prevedibile e naturale un differimento temporale. Non si tratta del resto del primo differimento: la prima scadenza era stata fissata dal Legislatore al 1 gennaio 2018;
9. La diluizione dei tempi non deve rappresentare un pretesto per modifiche tecnico- normative non concordate o peggiorative;
10. La norma sulla ricetta elettronica è contenuta in una Legge del Parlamento e dello Stato italiano, ricadente nell’Agenda digitale del Paese e nelle finalità del decreto legislativo 193/2006 (raccolta dati): la lotta all’antibiotico-resistenza non è, per quanto importante, l’unico fine.
Su una innovazione di simile portata, l’ANMVI ha sempre tenuto -e continua a mantenere- un comportamento attivamente vigile, volto ad impedire ricadute sfavorevoli sull’esercizio professionale del medico veterinario.
Quanto sopra, a tutela dell’operato dell’ANMVI e nel rispetto del dibattito di categoria.