RICETTA VETERINARIA ELETTRONICA
ANMVI: Sperimentazione utile se porterà a regime
un sistema condiviso dai Medici Veterinari
(Cremona 7 settembre 2015)- Dopo l’annuncio del Ministro Beatrice Lorenzin sulla sperimentazione della ricetta veterinaria elettronica, l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) svolge alcune considerazioni sull’iniziativa, premesso che ad oggi i Medici Veterinari Italiani non ne conoscono i dettagli.
Semplificazioni, agevolazioni e recupero fiscale- Comunque sia, il sistema sarà vincente solo se non sarà né imposto né subito dai Medici Veterinari e se saprà premiarli con incentivi, agevolazioni e con compensazioni dell’apporto che viene loro richiesto al sistema della sanità veterinaria nazionale.
E’ anche legittimo attendersi una reale semplificazione delle procedure, senza aggravi di costo e di tempo. La digitalizzazione è un costo per i Medici Veterinari che sono chiamati ad innovare processi di valenza pubblica con mezzi e risorse proprie (pc, Adsl, dispositivi mobili, ecc.) e dovrà pertanto essere previsto il recupero fiscale di tutti i costi che i Medici Veterinari saranno costretti a sostenere sia in termini di investimento che di gestione.
Efficienza digitale e banda larga- E' necessario anche considerare che ci sono ancora vaste zone del Paese in cui la connessione non è un servizio garantito, soprattutto in aree extraurbane, dove pure esercitano molti Medici Veterinari. E' quindi indispensabile creare condizioni di connettività garantita e agevolata. Ne va della reperibilità e della disponibilità del medicinale veterinario necessario agli animali in cura.
A regime solo con un sistema condiviso- Il Medico Veterinario è l’unico titolare della potestà prescrittiva, delle scelte terapeutiche, della salute animale e della sicurezza degli alimenti di origine animale. Per questo l’ANMVI si attende che il Ministero della Salute porti a regime un sistema di tracciabilità compartecipato e condiviso dalla Categoria.
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