Finanziaria, emendamento per l'aggiornamento post laurea
ANMVI APPOGGIA L'INIZIATIVA DELL'ON RODOLFO VIOLA
(Cremona, 21 luglio 2010) - Un credito d'imposta per favorire l'investimento nella formazione post-universitaria obbligatoria. L'ha proposto l'On Rodolfo Viola (PD) che ha depositato ieri in Commissione Bilancio alla Camera un emendamento alla manovra finanziaria.
L'emendamento, sotto forma di articolo aggiuntivo (Art. 53-bis), introduce un credito d'imposta "elevato al 45 per cento delle spese sostenute, in caso di corsi di formazione obbligatoria per l'esercizio della professione".
"E' importante che il Governo e il Parlamento si accorgano della funzione strategica della formazione permanente, specie nelle professioni intellettuali e sanitarie che devono continuare a garantire alte prestazioni ai cittadini - dichiara Carlo Scotti dell'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI)- per questo confidiamo nel sostegno di tutte le forze politiche".
L'agevolazione riguarderebbe i corsi di formazione post-universitaria svolti presso università, consorzi interuniversitari, centri interuniversitari, enti di formazione accreditati e fondazioni riconosciute e costituite nel territorio dello Stato, il cui patrimonio è finalizzato allo svolgimento di attività di ricerca.
"Oggi i professionisti della sanità privata - continua Scotti sono in difficoltà. I costi di frequenza dei programmi di educazione continua obbligatoria (ECM) non sono compensati da alcuna forma di agevolazione fiscale o incentivo. Il credito d'imposta è una strada sostenibile; non è costituzionalmente accettabile, infatti, che lo Stato preveda un obbligo di spesa e che lo faccia senza tenere conto della capacità di spesa dei suoi cittadini. Ed è ormai chiaro che la crisi sta erodendo anche le risorse per la formazione permanente".
In base all'emendamento dell'On Viola, il credito d'imposta verrebbe anche riconosciuto, nella misura del 35 per cento delle spese, sostenute a decorrere dall'anno 2010 ed effettivamente rimaste a carico, relative a tasse e a contributi universitari per la frequenza di corsi per il conseguimento del titolo di dottorato di ricerca o di un altro titolo di istruzione post-universitaria.
"Non so quale disponibilità ci sarà da parte del Governo di approvare l'emendamento- commenta Viola- ritengo però sia importante cominciare ad accendere i riflettori sulla cosiddetta formazione post universitaria e permanente sia per la professione veterinaria e medica e più in generale per le giovani generazioni alle prese con un mondo della professione sempre più competitivo nel quale l'aggiornamento professionale è sempre più strategico".
Ufficio Stampa ANMVI
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