COMUNICATI STAMPA

Hanno perso casa e lavoro e prestato soccorso fin dalle prime ore dell'emergenza 
Adesso per i veterinari liberi professionisti dell'Aquila,
si pensa ad un sistema di prestazioni in convenzione

(Cremona, 21 aprile 2009) - Le attività libero professionali dei veterinari aquilani potrebbero ripartire presto in regime di convenzione. La necessità di passare dal volontariato d' emergenza ad un sistema retribuito di prestazioni in convenzione era stata avanzata nei giorni scorsi dall'Anmvi (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) al Ministro Sacconi. e al coordinamento veterinario della Protezione Civile.

E questo pomeriggio, i liberi professionisti dell'Aquila si riuniscono per studiare le ipotesi di un sistema di convenzione, in base al quale continuare le attività, coordinati dall'Unità crisi veterinaria, e nel contempo riprendere l'attività professionale ordinaria. Si parla di prestazioni ai randagi, in supporto alle attività di sanità pubblica, e di cure rimborsabili agli animali di proprietà. Ma si pensa anche ad un piano di educazione e informazione alla popolazione, con particolare riferimento alla convivenza forzata con gli animali al seguito di proprietari nelle tendopoli e nelle aree di accoglienza fuori dal capoluogo lungo la costa.

Sono in arrivo due strutture-container dove eserciterebbero i liberi professionisti, anche con la dotazione recuperabile dagli ambulatori, e attrezzate per la chirurgia. Potrebbero rappresentare il punto di partenza per la ripresa a regime della attività private, in vista della ricostruzione. Inagibile e con tutta probabilità da demolire, l'unica struttura veterinaria dell'Aquila rimasta in piedi, ancora attiva nelle prime ore dell'emergenza, ora non può certo ospitare le attività. Erano sei le strutture veterinarie prima del sisma a L'Aquila ed occupavano poco più di una decina di persone fra medici veterinari e personale.

"L'emergenza-sisma non c'è più- commenta Carlo Scotti dell'Anmvi- i pochi casi clinici vengono deferiti altrove solo per mancanza di strutture e mezzi, che però stanno per essere prontamente messi a disposizione dei colleghi aquilani, che potranno presto riprendere ad esercitare retribuiti. Sono colleghi che hanno perso tutto e non possono più continuare ad essere volontari. Adesso bisogna ricostruire in loco la veterinaria antecedente il sisma. Non è più pensabile reclutare medici veterinari liberi professionisti che hanno perso la struttura o la casa, quando non entrambe, in condizioni di gratuità".

L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ha avviato, già all'indomani del sisma, una sottoscrizione a favore dei veterinari colpiti dal sisma.

Ufficio Stampa Anmvi 
0372/40.35.47

pdfCOMUNICATO STAMPA 21 APRILE 2009