COMUNICATI STAMPA

Giusto mantenere il numero chiuso a veterinaria. 
ANMVI: I MALI DEGLI ATENEI NON SONO I TEST 

I test si fanno in tutta Europa, ma in Italia vanno migliorati

(Cremona, 13 settembre 2007) - L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani  ha inviato una lettera di apprezzamento al Ministro dell’Università Fabio Mussi, ricordando che “l’accesso con la modalità del test anonimo è prevista in Europa ed è coerente con quei percorsi di garanzia della qualità riconosciuti come prioritari  delle agenzie nazionali non da ultima dalla nascente ANVUR".

"Tuttavia - prosegue la nota - un ulteriore passo verso il miglioramento dell’efficacia dei test  al di là degli scandali- dovrebbe essere quello di rendere le prove più pertinenti con le discipline di studio previste dai corsi di laurea. Ciò consentirebbe di legare maggiormente le selezioni alla motivazione e alla preparazione piuttosto che ad un generico nozionismo. Le prove d’accesso devono soprattutto rappresentare un saggio di ciò che il corso di laurea prevede, affinché tanti ragazzi si rendano conto che quella del veterinario è una professione medica, che richiede preparazione e attitudine scientifica".

"La mancanza di un serio programma di orientamento - conclude l'ANMVI- è responsabile dell’inconcepibile assalto ad una professione che non dà più lavoro: alle prove di ammissione nazionali del 6 settembre si sono presentati 4.782 aspiranti veterinari”.

Ufficio Stampa ANMVI

0372/40.35.37

pdfCOMUNICATO STAMPA 13 SETTEMBRE 2007