COMUNICATI STAMPA

NUOVO DECRETO IN VIGORE

L’Italia recepisce l’elenco europeo degli animali da compagnia

ANMVI e SIVAE: nessun intervento restrittivo sulle specie esotiche e selvatiche “da compagnia” individuate dall'Unione Europea. Fissati i paletti per la loro provenienza: non potrà essere l’ambiente naturale

Grazie al decreto Salute-Mite, in vigore, per l’Italia sono animali "da compagnia" tutti quelli elencati dal nuovo regolamento europeo di sanità animale (UE) 2016/429. Questo vuol dire che accanto a cani, gatti e furetti, vanno considerati “animali da compagnia” a tutti gli effetti anche i pet cosiddetti non convenzionali (o non tradizionali) ormai molto presenti nelle abitazioni e nelle famiglie: conigli, roditori, uccelli, acquatici ornamentali, invertebrati, rettili e anfibi.

(Cremona, 31 ottobre 2022)-  Per l’Italia, gli animali da compagnia sono quelli elencati dal nuovo regolamento europeo di sanità animale: accanto a cani, gatti e furetti, sono considerati “animali da compagnia” anche i cosiddetti pet non convenzionali (o non tradizionali): conigli, roditori, uccelli, acquatici ornamentali, invertebrati, rettili e anfibi. Lo sancisce il Decreto Salute-Mite 11 ottobre 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che adegua l’ordinamento italiano all’elenco europeo, ma fissa dei paletti a tutela della biodiversità: gli esemplari di specie esotiche e selvatiche “da compagnia” elencate dall’Unione Europea non potranno essere prelevati dal loro ambiente naturale per farne dei pet.

C’è una sola eccezione a questo divieto generale e riguarda soltanto le sei specie ittiche elencate con una “lista positiva” dal Decreto Salute-Mite e note con il nome comune di Western tubenose goby, Nudibranchio pigiama, Doctorfish, Blue tang surgeonfish,  Yellowbar angelfish e Yellowtail tang.

In sostanza - spiegano Anmvi e Sivae (Società italiana Veterinari per Animali Esotici) -  questa lista positiva non interviene in senso restrittivo sulle tipologie di specie esotiche e selvatiche "da compagnia"  individuate dalla UE, come era stato paventato. Infatti, il decreto Salute-Mite interviene sulla loro provenienza, stabilendo che nessuna specie esotica e selvatica “da compagnia” può provenire dall’ambiente naturale, con la sola eccezione delle sei specie indicate, le uniche che potranno essere prelevate dal loro ambiente naturale al fine della detenzione, commercializzazione e importazione.

Per i trasgressori sono previste sanzioni penali e amministrative, dall’arresto fino a 150 mila euro di ammenda.  Il decreto Salute-Mite lascia impregiudicati i divieti già esistenti riguardanti specie animali vietate come ad esempio le specie protette o pericolose.

Si tratta del primo decreto di una serie di provvedimenti nazionali che danno attuazione alla nuova legislazione europea di sanità animale che disciplina anche la gestione degli “animali da compagnia” prescrivendo – nonostante rappresentino un rischio sanitario “irrilevante” - precauzioni di detenzione, tracciabilità e controllo da parte di chiunque li detenga.

Ufficio Stampa ANMVI - Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani- 0372/40.35.47