Strage di equidi nel ferrarese e di asini tra il genovese e l'alessandrino.
Abbandono di animali: fenomeno grave ed emergente
ANMVI e Legambiente chiedono al Governo risposte adeguate
(7 novembre 2018) - Il caso dei cavalli abbandonati nel ferrarese, così come quello degli asini tra il genovese e l'alessandrino, con tragico epilogo per decine di esemplari, non sono purtroppo i primi casi registrati dalle cronache nazionali bensì, negli ultimi anni, sono alcuni dei sempre più frequenti casi reiteratamente segnalati dai cittadini alle autorità o denunciati dalle associazioni.
L’abbandono di equidi è un fenomeno emergente, che interessa tutto il territorio nazionale, accompagnato spesso da un degrado diffuso che rende ancor più complesse le operazioni di salvataggio.
Ciò che emerge dai fatti dell’ex maneggio ferrarese come dell'azienda agricola tra il genovese e l'alessandrino è l’urgenza di una risposta adeguata da parte dello Stato, nelle sue diverse articolazioni territoriali, risposta che ad oggi manca, in quanto si limita ad intervenire quando i casi divengono noti alle cronache. Risposta che continuerà a mancare anche in futuro - continuano le due sigle - se il Governo non attiverà un piano nazionale di prevenzione e, soprattutto, pianificherà un adeguato modus operandi per mettere in salvo le vittime dei maltrattamenti all'interno di un quadro certo di risorse, uomini e strutture, avvalendosi della disponibilità ed esperienza di associazioni e medici veterinari.
Mancano infatti del tutto le coperture finanziarie per agire come dovuto. A tutt’oggi, in Italia, migliaia di animali sottoposti a sequestro e/o rifugiati in strutture di ricovero perché feriti o debilitati, non possono contare sulle risorse finanziarie necessarie per la loro assistenza veterinaria, il mantenimento, il trasporto, benché la titolarità sia in toto dello Stato.
E' quindi urgente che il Governo individui appositi stanziamenti per affrontare fenomeni gravi, complessi e onerosi, che ricadono sotto la potestà pubblica, come quelli giudiziari o di emergenza ambientale-sanitaria che sono conseguenza di reati di maltrattamento, uccisione di animali o bracconaggio.
Nel caso specifico dell’abbandono di equidi, con conseguente maltrattamento e sofferenze fino a causarne la morte, il problema della cura, del trasporto e dell’affido/adozione - ad oggi lasciato solo alla buona volontà ed agli sforzi delle associazioni private - risulta evidentemente complicato dalle complessità gestionali che un equide comporta, non solo dal punto di vista economico ma per rispettare pienamente il suo benessere e le sue esigenze etologico-comportamentali.
Comunicato stampa
ANMVI e Legambiente
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