COMUNICATI STAMPA

Morte Orsa Daniza

ANMVI: LA PROVINCIA DICA SE LA TELENARCOSI E’ STATA ESEGUITA DA UN MEDICO VETERINARIO. ESITO AUTOPSIA CHIARIRA’.

Ogni sedazione comporta un grado di rischio- La telenarcosi rimane il metodo di cattura più corretto

 (Cremona, 11 settembre 2014)- E’ una notizia triste quella annunciata oggi dalla Provincia di Trento, che conclude un intervento di cattura con il decesso di un esemplare protetto. L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani sospende ogni giudizio sulla vicenda prima di conoscere gli esiti dell’analisi autoptica e di sapere se l’intervento di telenarcosi sia stato eseguito da un Medico Veterinario.  

L’inoculazione farmaci veterinari con il lanciasiringhe segue infatti previsioni normative e prassi specifiche, è un atto veterinario e  l’impiego di questi strumenti è rigorosamente disciplinato. E d’altra parte, in Italia è presente un gran numero di Medici Veterinari con specifiche competenze cliniche e di benessere della fauna selvatica.

Sulla telenarcosi, dal punto di vista clinico e medico veterinario non si possono mai escludere rischi. “Ogni sedazione – fa notare la SIVAE (Società Italiana Veterinari per Animali Esotici)- comporta un grado di rischio e negli animali selvatici, in particolare, li espone ad un certo grado di stress, non controllabile a priori, malgrado si tratti di animali sottoposti a costante monitoraggio. Sedare un Orso è sempre una procedura delicata che merita l'impiego delle migliori risorse in termini di professionisti e procedure medico-veterinarie. L’autopsia aiuterà a comprendere i fatti. La telenarcosi rimane comunque il metodo da preferire ad ogni altra modalità di cattura in casi come questi”.

La SIVAE è a disposizione della squadra forestale della Provincia di Trento per quanto riguarda la salvaguardia dei cuccioli di Daniza e di altri esemplari in futuro.

Ufficio Stampa ANMVI
Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani
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