COMUNICATI STAMPA

INVITO ALLA STAMPA

SABATO 5 OTTOBRE- (DALLE ORE 10 ALLE ORE 13)- BARI - Hotel Parco dei Principi
Convention dei Medici Veterinari pugliesi
Lotta a randagismo e vagantismo. La Puglia da emergenza a modello di prevenzione

Link al programma: http://www.anmvi.it/503/randagismo-e-vagantismo-puglia-bari-5-ottobre-2013

(Bari, 2 ottobre 2013) - La Regione Puglia - con i suoi 23mila cani rinchiusi (il valore regionale più alto su scala nazionale dove il totale è di 140mila cani ospiti di canili e rifugi), con i suoi 9.428 ingressi annui nei canili sanitari e le 134 strutture di accoglienza autorizzate- può e vuole essere un esempio. Ne parleranno medici veterinari liberi professionisti, autorità regionali e ministeriali.

E' un banco di prova, che passa per l'esortazione del Presidente di ANMVI Puglia Donato Tedesco, alle autorità e alla Categoria: "Questo obiettivo non può che iniziare dalle funzioni dei medici veterinari, ciascuno nelle differenziazioni di ruolo, pubblico e privato".
"Sono convinto- aggiunge Tedesco- che si possa affrontare al meglio la problematica, con l'auspicio che tutto ciò porti anche (dato il difficile momento economico in cui viviamo) al risparmio di denaro pubblico".

A quasi un decennio dalla legge regionale sul randagismo, la Giunta pugliese ha varato a pochi mesi di distanza due provvedimenti nel 2013: linee guida attuative per il controllo della popolazione animale e un provvedimento per il controllo dei cani vaganti nelle aree rurali. Nel frattempo disposizioni nazionali, di fonte ministeriale, hanno dato impulso a nuovi obblighi e responsabilizzazioni per una corretta gestione degli animali da compagnia, dal proprietario alle amministrazioni territoriali, dall'anagrafe alle sterilizzazioni. E' al tempo stesso cresciuta la spinta per una assistenza sanitaria di base che agisca sulla prevenzione tanto del randagismo quanto degli abbandoni.

Il contrasto al vagantismo- finanziato dalla Regione con 244mila euro in sterilizzazioni- è unaltro risvolto di sanità pubblica, certamente non esclusivo del territorio pugliese; controllare le popolazioni canine rurali come vere e proprie operazioni di Polizia Veterianria si è reso necessario dato l'impatto che gli animali hanno sull'igiene delle produzioni zootecniche. Il Servizio Veterinario opererà dunque, anche avvalendosi dei liberi professionisti appositamente convenzionati, per abbattere il rischio insito nel cane come serbatoio-eliminatore di patologie in grado di inquinare le produzioni primarie zootecniche. La Commissione regionale randagismo ha evidenziato la necessità di un piano d'azione di diciotto mesi per agire sia sui cani di cui gli allevatori assumono la proprietà che dei cani che non riconoscessero come propri.

La convention regionale mette a confronto le figure politiche, istituzionali e libero-professionali intorno al problema del randagismo, che va avvertito anche come responsabilità etica e deontologica dai medici veterinari.

Ufficio Stampa ANMVI
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pdfCOMUNICATO STAMPA 02 OTTOBRE 2013