COMUNICATI STAMPA

DOPO LA BOMBOLA DI GAS UN'AUTO INCENDIATA

I controlli veterinari sono nel mirino della criminalità

ANMVI: emergenza sottovalutata, necessarie urgenti misure di sicurezza

(Cremona, 7 dicembre 2012) - L'auto in fiamme del veterinario della Asl Agrigento, ieri a Canicattì, è solo l'ultimo episodio di intimidazione criminale ai danni delle istituzioni che tutelano la sicurezza alimentare dei cittadini. Difficile non mettere il gravissimo gesto in relazione all'intensificazione sui controlli dei prodotti di origine animale disposta dalla Asl su richiesta della Prefettura.

La criminalità, organizzata e non, ha un proprio giro d'affari nel settore zootecnico e dell'agro-alimentare che inquina la filiera sicura e regolare. I medici veterinari che assolvono ai compiti ufficiali di controllo sono da anni nel mirino, subiscono intimidazioni e aggressioni sempre più frequenti, spesso reiterate nei confronti della medesima vittima.

Solo pochi giorni fa un veterinario ispettore calabrese ha ritrovato una bombola di gas con accendino fuori dalla porta di casa. In Sardegna, un altro veterinario Asl è stato aggredito da un allevatore durante i controlli. Ma l'elenco è lungo e mette in luce una emergenza sottovalutata dalle Autorità del nostro Paese.

I veterinari pubblici sono sovraesposti perché in prima linea nelle ispezioni sulla sicurezza degli alimenti di origine animale ma anche perché lasciati soli di fronte ad un rischio di incolumità che si fa sempre più alto. Non basta osservare il fenomeno né segnalarlo, non si può chiedere ai Medici Veterinari di diventare eroi.

L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani chiede al Viminale misure di sicurezza urgenti.

Ufficio Stampa ANMVI
Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani
0372/40.35.47

pdfCOMUNICATO STAMPA 7 DICEMBRE 2012