COMUNICATI STAMPA

ANMVI SCRIVE A FAZIO: DUBBI DI LICEITA' SULLE OFFERTE SPECIALI 
Urge un intervento. E' un modello di business non applicabile alla salute

(Cremona, 8 settembre 2011) - Si stanno estendendo al settore della salute e della medicina veterinaria le offerte speciali promosse on line dai "gruppi di acquisto", secondo un nuovo modello di business basato sull'acquisto collettivo di beni e servizi (ristoranti, generi alimentari, prodotti di intrattenimento, cinema, massaggi) a prezzi fortemente scontati.

L'ANMVI ha interessato il Ministro della Salute Ferruccio Fazio chiedendo un chiarimento e di valutare un intervento legislativo mirato- per escludere le prestazioni medico-sanitarie dalla gamma di beni e servizi proponibili dai gruppi di vendita e di acquisto on line quanto meno per regolamentarne la proposta, secondo il rigoroso rispetto delle norme di pubblicità sanitaria e del Codice del Consumo". 
"Prima che degeneri in esperienze dannose per la salute dei pazienti"- è l'esortazione dell'Associazione.

"L'indurre una domanda di salute- scrive l'ANMVI- il subordinare l'erogazione della prestazione sanitaria al raggiungimento di un numero minimo di acquirenti, nonché il profitto realizzato dal gestore del gruppo sulle offerte andate a buon fine rappresentano - ad avviso della scrivente- elementi bastanti a rendere tale approccio commerciale incompatibile con il diritto alla salute e con l'etica medico-veterinaria.

Nel merito delle offerte speciali, si nota inoltre - a parere dell'ANMVI- una scarsa aderenza alle norme pubblicitarie del Codice del Consumo, non essendo presenti molte informazioni necessarie al cliente/paziente per una piena e consapevole valutazione dell'acquisito. E' il caso ad esempio dei valori di prezzo pieno e prezzo scontato che nel caso delle tariffe veterinarie- a maggior ragione con l'abolizione dei minimi inderogabili - non consentono al cliente di conoscere l'effettivo valore della prestazione e l'effettiva convenienza ricavata. Andrebbe ripristinato il valore legale di riferimento delle tariffe per ridare ai clienti un parametro di valutazione.

Ufficio Stampa ANMVI 
0372/40.35.47

pdfCOMUNICATO STAMPA 8 SETTEMBRE 2011