COMUNICATI STAMPA

Gravi atti di intimidazione criminale si ripetono da due mesi ai danni dei medici veterinari ANMVI: le autorità di governo dicano e facciano qualcosa. Presentata una interrogazione parlamentare.

(Cremona, 4 settembre 2008)  Fra luglio e agosto si sono verificati cinque episodi intimidatori, di aggressione e di minaccia, ai danni di Medici Veterinari impegnati in compiti istituzionali, di controllo degli alimenti e di tutela della sanità pubblica.

L'ultimo risale al 22 agosto scorso: un attentato incendiario nel garage della casa del Direttore dell'Area B ASP di Reggio Calabria. Anche in questo caso, fortunatamente senza conseguenze sulla persona e sulla famiglia del Collega, l'intimidazione sarebbe riconducibile alle azioni di prevenzione e controllo svolte nell'ambito dei compiti istituzionali. Due giorni prima, il dirigente veterinario aveva illustrato in conferenza stampa i dati sul sequestro di prodotti ittici venduti illegalmente, con conseguente intervento sanzionatorio e deferimento all'autorità giudiziaria di quattro persone.

L'On Gianni Mancuso, con  in una interrogazione sollecitata dall’ANMVI, chiede al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali di esprimere "pubblica condanna verso i gravi episodi verificatisi ai danni dei medici veterinari e dell'Autorità che essi rappresentano". L'interrogante chiede anche che lo stesso Ministero "esprima solidarietà nei confronti delle vittime e della Categoria medico veterinaria e l'adozione di opportuni provvedimenti per accertare i fatti accaduti e ripristinare le condizioni per l'esercizio di una missione di pubblica tutela in condizioni di sicurezza e di legalità".

Ai primi di luglio, il Capo dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria di Vibo Valentia è stato aggredito e picchiato da due persone mentre si trovava nel suo ufficio. L'aggressione è stata posta dagli inquirenti in relazione al provvedimento amministrativo adottato dalla vittima nei confronti di una azienda zootecnica. Pochi giorni dopo, un nuovo gravissimo atto criminale ha colpito un medico Veterinario dell'Azienda sanitaria di Catanzaro: sono stati esplosi alcuni colpi di pistola contro il portone della sua casa di campagna , già oggetto in passato di numerosi atti intimidatori.

La Presidente dell'Ordine dei medici veterinari di Crotone è stata vittima, ai primi di agosto, di una aggressione durante l'espletamento del servizio quale veterinario convenzionato presso l'Azienda Sanitaria di Crotone.

Nello stesso mese, a Ragusa è stata date alle fiamme da ignoti la casa di un medico veterinario della Asl 7 di Ragusa, professionista impegnato nei servizi di prevenzione sanitaria degli allevamenti. La natura dolosa dell'incendio e il movente sarebbero da ricercare nell'attività professionale del veterinario e negli interessi di qualche settore della zootecnia locale ad impedire trattamenti e controlli sanitari.

Il Presidente dell'ANMVI, Carlo Scotti, ha chiesto da tempo un pubblico pronunciamento alle autorità di governo, nuovamente sollecitato ora con l’atto di indirizzo parlamentare: “In un Paese normale- dichiara - applicare la legge non può essere un’attività a rischio”.

Ufficio Stampa ANMVI

Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani

0372/40.35.37

pdfCOMUNICATO STAMPA 4 SETTEMBRE 2008