Se in campo medico la Legge-Turco sulla libera professione intramuraria non funziona, in veterinaria sta addirittura producendo il travisamento delle norme di legge.
(Cremona, 27 ottobre 2008) - “Il fallimento della legge 120/2007 dell’ex Ministro Livia Turco non deve portare solo ad un ripensamento temporale, in termini di proroga, ma ad un ripensamento complessivo per quanto riguarda l’esercizio della libera professione intramuraria dei dirigenti veterinari del SSN”.
Lo scrive oggi l’ANMVI in una lettera al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali Maurizio Sacconi.
Il Ministero del Welfare sta pensando ad una proroga di un anno, ma per l’ANMVI “il fallimento di questa legge, per quanto attiene la libera professione dei veterinari dipendenti dal SSN non è solo una questione di organizzazione temporale, ma di sostanziale travisamento delle finalità dell’intramoenia e delle norme di legge”.
Al Ministro si fa sapere che “l’ANMVI è già impegnata nei tribunali e ricorrerà contro tutti i provvedimenti che faranno della Legge 120/2007 un’occasione per tradire la finalità ultima della legge ed un istituto che, avendo ben poco a che fare con le liste d’attesa negli ospedali, non trova nulla di meglio che esercitarsi in campi che non sono propri della missione del SSN”.
La Legge 120/2007 - prosegue la nota- stabilisce che le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano definiscano le modalità per garantire l'effettuazione, da parte dei dirigenti veterinari del Servizio sanitario nazionale, delle prestazioni libero professionali “che per la loro particolare tipologia e modalità di erogazione esigono una specifica regolamentazione”. Gli effetti di questa “delega” alle Regioni, sulla quale l’ANMVI ha subito espresso preoccupazione e perplessità- non sono tardati a farsi sentire e si possono toccare con mano in Lazio e in Lombardia. Contro la delibera sulla libera professione dei veterinari SSN in Lombardia l’ANMVI ha depositato un ricorso al TAR.
Al Ministro Sacconi, l’ANMVI chiede di “ripensare la legge 120 nella parte che riguarda la libera professione dei veterinari SSN, di correggere la posizione rinunciataria insita nella Legge-Turco che, delegando alle Regioni, ha sottratto al Dicastero competente la disciplina della materia e di vigilare sui provvedimenti che le Regioni hanno adottato o intendono adottare”.
“Il travisamento delle finalità è già evidente in alcune proposte di legge - conclude l’ANMVI- che assegnano la cura di cani e gatti di proprietà a medici veterinari dipendenti dal SSN in regime di libera professione intramuraria. La demagogia delle mutue e del pietismo animalista alimenta una distrazione che il Ministero del Welfare e il nostro SSN non possono permettersi, mentre sono all’attenzione dei cittadini-consumatori emergenze alimentari e di sanità animale che richiedono il massimo dell’impegno alla veterinaria pubblica”.
Ufficio Stampa ANMVI
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