COMUNICATI STAMPA

Necessaria una regolamentazione ad hoc per  un settore che non ha nulla a che fare con le liste d’attesa negli ospedali

(Cremona, 31 ottobre 2008) -Al Sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio che ha annunciato la revisione della libera professione dei medici, l’ANMVI rinnova l’invito a cogliere l’occasione della riforma per ripensare forme e modi della libera professione dei dirigenti veterinari del SSN.

L’ANMVI chiede di stralciare la libera professione dei dirigenti veterinari del SSN dalla riforma e di provvedere ad una normativa dedicata e su misura. L’Associazione chiede anche un atto di indirizzo da parte del Ministero del Welfare, il più possibile condiviso fra le rappresentanze della veterinaria, affinché l’istituto della libera professione si conformi alle effettive esigenze di sanità veterinaria del SSN.

Al Ministro Sacconi e ai Sottosegretari Fazio e Martini  sono stati inviati due documenti siglati da ANMVI e AIVEMP, che possono rappresentare un utile sede di confronto.

Evitando di ripetere gli errori commessi in passato, è necessario regolamentare, come non è mai stato fatto fino ad ora, un settore che non ha nulla a che fare con le liste d’attesa negli ospedali.

E’ necessario che il Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali non rinunci a regolamentare il settore con una normativa ad hoc e, attenendosi più fedelmente al Titolo V della Costituzione, non deleghi in toto alle Regioni il compito di normare la materia senza dare indirizzi di omogeneità.

Il Ministero competente, della Salute prima e del Welfare oggi, ha invece sempre normato l’istituto della libera professione esclusivamente in funzione del settore medico e delle carenze strutturali del SSN nell’ambito della medicina umana. Così facendo, fin dai tempi del Ministro Rosy Bindi, si è trascurato il settore veterinario, lasciando che vi ricadessero presupposti, metodi e obiettivi che non trovano alcuna corrispondenza.

Gli effetti di questa trascuratezza si sono risolti in esempi di palese assurdità e di contrasto con le norme che richiedono chiarezza di ruoli, di compiti e di finalità in un settore che vive di professionalità, di utenza e di scopi del tutto differenti dalla medicina umana.

Al Ministro Sacconi e ai Sottosegretari Fazio e Martini  sono stati inviati due documenti siglati da ANMVI e AIVEMP, che possono rappresentare un utile sede di confronto.

Ufficio Stampa ANMVI

0372/40.35.47

I documenti inviati al Ministero del Welfare

AIVEMP: NON CONDIVIDIAMO

http://www.anmvioggi.it/files/AIVEMP%20NON%20CONDIVIDIAMO.pdf

ANMVI: OSSERVAZIONI SULL'INTRAMOENIA VETERINARIA

http://www.anmvioggi.it/files/AIVEMP%20NON%20CONDIVIDIAMO.pdf

pdfCOMUNICATO STAMPA 31 OTTOBRE 2008