APPROVAZIONE DDL REATI CONTRO GLI ANIMALI ANMVI: con la nuova legge è l’animale al centro delle tutele Legge equilibrata. Giusto un quadro repressivo più severo. Adesso pensiamo a chi è vicino agli animali: tutela non è solo repressione.
(Cremona, 29 maggio 2025) - L’approvazione in via definitiva, oggi al Senato, della nuova legge sui reati contro gli animali “è un cambio di paradigma valoriale” - afferma Marco Melosi, Presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI). “Spostare il focus del Codice penale dal sentimento umano all’animale in quanto tale è un cambio di prospettiva che mette l’essere senziente al centro delle tutele giuridiche. Non poteva che essere così- prosegue Melosi- dopo la modifica dell’articolo 9 della Costituzione”. Una legge equilibrata- L’inasprimento delle pene per chiunque compia delitti contro gli animali riflette un indirizzo repressivo giustamente più severo, secondo ANMVI che ha seguito da vicino i lavori parlamentari. Il risultato è una legge equilibrata.
Il ruolo attivo di ANMVI- L’Associazione esprime apprezzamento per la scelta del Legislatore di mantenere in Senato il testo approvato dalla Camera dei Deputati nel novembre dello scorso anno. A Montecitorio, infatti, i deputati avevano emendato il primo disegno di legge che nella sua versione iniziale risentiva di eccessi antigiuridici, con un paradossale coinvolgimento dei Medici Veterinari, fino ad interferire con le attività veterinarie di cura, di controllo ufficiale e di impiego delle terapie animali.
L’ANMVI ringrazia i deputati e i senatori che hanno evitato una legge che avrebbe penalizzato proprio chi fa della salute e del benessere animale un impegno professionale. Non solo repressione- I Medici Veterinari italiani, insieme a milioni di proprietari, con la loro incessante professionalità e dedizione, esprimono una società virtuosa, capace di interpretare al meglio i nuovi principi costituzionali. “Adesso- è l’auspicio del Presidente ANMVI- è a questa società che si deve guardare. È necessario che l’approccio repressivo sia affiancato da un approccio formativo-educativo, improntato alla prevenzione e alla qualità della convivenza con gli animali stessi. Servono dunque nuove leggi di supporto ai professionisti della salute animale, sia da compagnia che di filiera, e anche dei loro proprietari: in primis, semplificazioni per i Medici Veterinari e agevolazioni per i Proprietari” - conclude Melosi.
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