COMUNICATI STAMPA

ELEZIONI POLITICHE 2022

LETTERA APERTA DI ANMVI AL PROSSIMO MINISTRO DELLA SALUTE

Esonerare dall'ECM i Medici Veterinari liberi professionisti, rivedere le sospensioni nel post-emergenza Covid, efficientare la transizione digitale. Sono alcuni dei punti indicati dall'ANMVI in una lettera aperta al prossimo Ministro della Salute.
Quattro titoli programmatici: 1) Rapporti con il Ministro della Salute; 2) Promozione della professione veterinaria; 3) Detassazione; 4) Sviluppo occupazionale ed economico.
ANMVI ricorda che la sanità veterinaria è classificata come "attività essenziale" e che in Italia dipende dal Ministero della Salute.

(Cremona, 29 settembre 2022) - Ad Elezioni Politiche concluse e in vista della formazione del nuovo Governo, il Consiglio Direttivo dell'ANMVI firma una lettera aperta al prossimo Ministro della Salute.

La lettera parte da alcune considerazioni di fondo, prima su tutte la classificazione della sanità veterinaria come "attività essenziale" tanto per l'Italia quanto per l'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OMSA). Inoltre, la sanità veterinaria rientra fra le funzioni istituzionali del Ministero della Salute, che disciplina, vigila e promuove la professione veterinaria in quanto “professione sanitaria”.

Con l’auspicio di massimizzare queste premesse, l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani rivolge al prossimo Ministro della Salute quattro ordini di priorità e richieste, con l’invito a tenerle in debita considerazione, anche adoperandosi, ove opportuno, presso gli altri Dicasteri, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e presso ogni istituzione interessata.

    RAPPORTI CON IL MINISTRO DELLA SALUTE

1. Prevedere un coinvolgimento permanente delle rappresentanze veterinarie, assicurando una interlocuzione con il Ministro e con gli uffici di sua diretta collaborazione, su tematiche e provvedimenti pertinenti;

2. Valorizzare, anche a livello normativo, il ruolo delle società scientifiche veterinarie elencate dal Ministero della Salute, con particolare riguardo al loro ruolo nella formazione nel settore della sanità veterinaria.

3. Adozione del principio “Legiferare meglio”: adozione di atti ministeriali connotati da chiarezza e pertinenza applicativa, tenendo conto della specificità, anche giuridica, della professione veterinaria rispetto alle altre professioni sanitarie.

4. Agevolare la transizione digitale, attraverso una maggiore efficienza dei sistemi informativi utilizzati dai Medici Veterinari, ed evitando duplicazioni di adempimenti digitali a carico dei medesimi professionisti, anche qualora imposti da altre Amministrazioni.

     PROMOZIONE DELLA PROFESSIONE VETERINARIA

1. Promuovere iniziative di prevenzione e contrasto al reato di esercizio abusivo della professione veterinaria, a tutela della fede pubblica, degli animali e della sicurezza alimentare.

2. Promuovere pubblicamente il ruolo dei Medici Veterinari, anche con interventi di contrasto a fake news lesive dell’immagine della professione veterinaria.

3. Stante la cessazione dello stato di emergenza, rivedere la norma della sospensione dall’esercizio della professione veterinaria per i Medici Veterinari non vaccinati contro SARS CoV-2.

4. Fermo restando l’obbligo deontologico di aggiornamento permanente, escludere i Medici Veterinari liberi professionisti dall’obbligo di conseguire crediti formativi ECM, fatte salve le attività eseguite su incarico remunerato da Pubbliche Amministrazioni.

5. Vigilare e adoperarsi contro l’inserimento di clausole contrattuali che subordinino l’efficacia delle polizze assicurative obbligatorie per responsabilità sanitaria al conseguimento di crediti formativi.

    DETASSAZIONE

1. In favore di proprietari/detentori: aumentare le detrazioni fiscali per le spese veterinarie e promuovere una revisione al ribasso dell’aliquota IVA applicata alle prestazioni veterinarie. L’aliquota ribassata, scendendo dalla massima del 22% a quella agevolata del 10% già applicata ai medicinali veterinari dovrebbe essere applicata anche agli alimenti per animali da compagnia. In Italia, 1,5 famiglie su 3 possiede almeno un pet. Per coerenza con l’approccio “One Health” è necessario valutare l’esenzione dall’IVA per alcune prestazioni veterinarie, in particolare quelle rese obbligatorie per legge, quelle di rilevante impatto sulla sanità pubblica, sulla prevenzione delle malattie animali trasmissibili e sulla produzione primaria.

    SVILUPPO OCCUPAZIONALE ED ECONOMICO

1. Favorire, nell’ambito della determinazione del fabbisogno professionale annuale, azioni di rilevazione e orientamento maggiormente efficaci, per superare le attuali carenze di Medici Veterinari in alcuni settori strategici per la sanità degli animali e le produzioni animali del nostro Paese.

2. Ampliare gli sbocchi occupazionali per i laureati in Medicina Veterinaria, anche ampliando le classi di insegnamento accessibili nei concorsi e nel sistema scolastico.

3. Semplificare le procedure amministrative/autorizzative delle strutture veterinarie private.

4. Promuovere la disciplina dell’equo compenso per i Medici Veterinari, con particolare riguardo alle attività esercitate e remunerate, su affidamento/incarico e/o delega di Pubbliche Amministrazioni.

5. Sostenere il ruolo del Veterinario nella produzione primaria con una legislazione e con politiche economiche incentivanti, anche ricorrendo alle risorse del PNRR, della PAC e dello Sviluppo Rurale.

6. Adoperarsi con i Dicasteri di competenza, affinché i Medici Veterinari liberi professionisti siano parificati alle PMI ai fini dell’accesso alle risorse del PNRR, ai fondi europei e ai sostegni, anche eccezionali, di Stato, con particolare riguardo ai sostegni per investimenti, costi fissi e crisi finanziarie/energetiche.

 

 Ufficio Stampa ANMVI - Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani- 0372/40.35.47 (57)