ESTATE E PREVENZIONE - UN VIDEO E DUE LOCANDINE
I cani brachicefali sono più esposti ai rischi stagionali
(Cremona, 5 luglio 2022) - Carlini e Bulldog: due razze canine tra le più diffuse e amate che, come tutti i brachicefali, sono più esposte ai rischi stagionali. Estati torride, afa e sbalzi termici, possono diventare più insidiose per loro. “Immedesimatevi e mettevi all’ascolto del vostro cane”- suggeriscono il dottor Federico Massari, Presidente della SCIVAC, e il dottor Marco Melosi, Presidente ANMVI in un video divulgativo sulle razze brachicefale.
I rischi stagionali possono essere gestiti dal proprietario seguendo alcuni accorgimenti basilari ed empatici.
Attenzione ai segnali- Il russamento di fondo che caratterizza queste razze, spesso genera simpatia, ma va invece osservato con molta attenzione- avvisano i Medici Veterinari. Alterazioni della respirazione e il colore più scuro della lingua possono indicare uno stato di affaticamento conseguente ad eccessiva attività motoria o all’esposizione prolungata a condizioni climatiche inadeguate, sia in all’aperto che al chiuso. Gli sforzi respiratori, aumentando il reflusso, possono ripercuotersi sull’apparato gastro-enterico, compromettendo l’appetito, la digestione e lo stato di benessere complessivo.
Consigli- Evitare le uscite nelle ore più calde. Accorciare la passeggiata nelle giornate più afose e torride. Evitare gli sbalzi termici sia all’esterno che all’interno di abitazioni e abitacoli. Evitare viaggi a lunga percorrenza soprattutto se il cane dà segnali di stress e di affaticamento respiratorio. Evitare squilibri nei pasti, evitando alterazioni del regime nutrizionale e forzature in caso di inappetenza. Non sottovalutare nessun segnale: vanno tutti condivisi con il proprio medico veterinario curante. Prevenzione e precauzione sono principi basilari in questi cani, la cui conformazione predispone a difficoltà respiratorie congenite, che possono degenerare in patologie gravi se sottovalutate.
L’immedesimazione è una buona strategia. Come nelle persone l’affaticamento è fisiologico dopo una attività fisica più intensa e non deve allarmare. E’ tuttavia fondamentale far vivere il cane secondo uno stile di vita compatibile con le sue caratteristiche.
Evitare i tratti estremi- Il quadro di rischio può degenerare se il cane presenta caratteristiche morfologiche brachicefaliche ad un grado estremizzato. Il soggetto - “ipertipo”- esasperando i tratti di queste razze- può sviluppare la “sindrome brachicefalica”, una condizione che comporta molteplici stati patologici e cronici. Il consiglio dei Medici Veterinari è di rivolgersi ad allevatori rispettosi del benessere cinologico di queste razze.
Ufficio Stampa ANMVI - Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani- 0372/40.35.47
Per saperne di più
Clicca qui per i consigli del dottor Federico Massari e del dottor Marco Melosi (video). Realizzazione a cura di Pet Academy, in collaborazione con ANMVI
Clicca qui per la Locandina 1 in formato digitale (PDF) sulle razze brachicefale e la sindrome brachicefalica. Realizzazione a cura di Pet Academy, in collaborazione con ANMVI
Clicca qui per la Locandina 2 in formato digitale (PDF) sulle razze brachicefale e la sindrome brachicefalica. Realizzazione a cura di Pet Academy, in collaborazione con ANMVI