COMUNICATI STAMPA

LE SPESE VETERINARIE NEL NUOVO REDDITOMETRO

ANMVI: SIAMO AL SURREALISMO FISCALE

Il Presidente Marco Melosi: un quadro visionario, da ribellione orwelliana. Sugli animali solo ipocrisia.

(Cremona, 26 ottobre 2011) - Per la tutela animale l'Italia vanta una legislazione che offre a questi "esseri senzienti" le più alte garanzie di tutela penale. Si mobilitano Ministri e parlamentari, si sprecano le affermazioni di principio, si scomoda persino il Patrono d'Italia.

Ma è una ipocrisia. 
Il Governo italiano continua a lucrare sugli animali da compagnia, a considerare il cavallo un indicatore nel reddito, a ridurre le detrazioni sulle spese veterinarie per cani e gatti, ad aumentare le tasse portando l'IVA ai massimi livelli storici (21%) sul loro cibo e sulle cure mediche degli animali da compagnia, inclusi furetti, conigli e criceti che sempre più numerosi popolano le case degli italiani. 
Per Via XX Settembre, gli animali sono davvero "un Tesoro".

"Siamo al surrealismo fiscale -dichiara Marco Melosi, Presidente ANMVI- dopo la presentazione all'Agenzia delle Entrate del nuovo redditometro sperimentale che include fra le sette categorie del redditometro anche le spese veterinarie. "E' l'ennesima allucinazione del Fisco nazionale, un quadro visionario, degno della ribellione descritta nella Fattoria di George Orwell". 
"Evidentemente, per lo Stato italiano- continua Melosi- la capacità senziente degli animali è stata interpretata come capacità tributaria e di patire la peggiore vessazione fiscale di tutta Europa.

Sulla carta, gli animali sono esseri senzienti tutelati da
- Trattato di Lisbona dell'Unione Europea 
- Convenzione Europea di Strasburgo 
- Legge 281/1991 (Lo Stato tutela gli animali di affezione al fine di tutelare la salute pubblica e l'ambiente). 
- Legge n.189/2004 (divieto di combattimenti e di utilizzo per pellicce) 
- Codice Penale (reato di maltrattamento, di uccisione, di abbandono) 
- Legge n. 201/2010 (reato di traffico di animali) 
- Codice della Strada (obbligo di soccorso animali) 
- Leggi Regionali 
- Ordinanze ministeriali 
- Ordinanze comunali

Nel nostro Paese, sopportano: 
- L'aliquota IVA più alta sulla loro salute (dal 20 al 21%) 
- L'aliquota IVA più altra sui loro alimenti (dal 20 al 21%) 
- La riduzione delle detrazioni fiscali delle cure veterinarie 
- L'inserimento nel redditometro dei cavalli 
- L'inserimento del redditometro della spesa veterinaria per le loro cure 
- Imposte sugli obblighi amministrativi (anagrafe e passaporto) 
- Imposte sulle vaccinazioni essenziali ed obbligatorie (es. rabbia silvestre) 
- Imposte sulla prevenzione delle malattie trasmissibili all'uomo (es. leishmaniosi) 
- Imposte sulla sterilizzazione per contrastare il randagismo

Questo mentre in Europa:

- Il Parlamento Europeo incoraggia le misure veterinarie per combattere il randagismo 
- Il Trattato di Lisbona considera gli animali "esseri senzienti" 
- La Commissione Europea legifera in favore della sanità animale e finanzia il benessere animale

Ufficio Stampa ANMVI 
0372/40.35.47

pdfCOMUNICATO STAMPA 26 OTTOBRE 2011