Non saranno accreditati i congressi internazionali e nazionali
Pochi i crediti riconosciuti rispetto ai costi di gestione
Difficoltà organizzative riferite al conflitto di interessi ed alla presenza degli sponsor
Fulvio Stanga (Direttore Scientifico): ci sentiamo presi in giro
(Cremona, 22 novembre 2010) - Pochi i crediti riconosciuti rispetto ai costi di gestione e le difficoltà organizzative riferite al conflitto di interessi ed alla presenza degli sponsor. Per questo le Società Scientifiche più rappresentative del settore veterinario hanno deciso di non accreditare nel sistema ECM (Educazione Continua in Medicina) i congressi internazionali e nazionali.
SCIVAC ( Società Culturale Italiana Veterinari Animali da Compagnia), SIVAE (Società Italiana Veterinari per Animali Esotici), SIVAR ( Società Italiana Veterinari Animali da Reddito) e SIVE ( Società Italiana Veterinari per Equini), che rappresentano circa 13mila Medici Veterinari che operano nei diversi settori della veterinaria, hanno così deciso di rinunciare ai crediti ECM.
La decisione deriva da un lato dall'esiguo numero di crediti che viene riconosciuto a questi eventi nonostante l'elevato rilievo scientifico degli stessi (1 credito al giorno), dall'altro dagli elevati costi derivanti dalla gestione degli ECM e le enormi complicazioni a livello scientifico ed organizzativo derivanti dalle nuove regole riferite al conflitto di interessi ed alla collaborazione con gli sponsor.
"E' veramente ridicolo- dichiara Fulvio Stanga, Direttore Scientifico della SCIVAC: "Che senso ha riconoscere solo un credito al giorno ad un congresso nazionale che è il momento più importante di confronto per il mondo scientifico? Ci sentiamo presi in giro. Non si può punire un evento scientifico solo per il numero dei partecipanti, - Inoltre l'enorme fiscalizzazione e burocratizzazione del sistema ECM per quanto riguarda il rapporto con gli sponsor ed il possibile conflitto di interesse dei relatori rendono ingestibile il congresso".
"Tutti i migliori relatori a livello internazionale - continua Stanga- hanno bene o male, per motivi di ricerca o sviluppo di progetti scientifici, rapporti con aziende del settore. Dovremmo rinunciare a loro non potendo dichiarare che non hanno conflitti di interesse? Preferiamo rinunciare ai crediti ECM. Per noi il livello scientifico dei nostri eventi è certamente più importante per l'aggiornamento veterinario della raccolta dei crediti. Non dimentichiamo poi che ad oggi i crediti ECM non sono obbligatori per i liberi professionisti perché il Ministero della Salute non ha ancora risolto il problema del recupero fiscale dei costi sostenuti per poterli ottenere".
La posizione delle Società Scientifiche veterinarie è quella logica di difendere la crescita culturale e scientifica dei propri iscritti, rinunciando ai crediti ECM che dimostrano sempre di più di essere solo un sistema burocratico inutile, solo una nuova tassa sugli operatori sanitari.
SCIVAC, SIVAE, SIVAR e SIVE sono associazioni federate ANMVI
Ufficio Stampa ANMVI
Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani
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