COMUNICATI STAMPA

Nuovo decreto in Gazzetta in Ufficiale
Uso, detenzione e vendita sono finalmente riservate al medico veterinario. 
Anmvi: tutelati i pazienti animali, arginato l'abuso di professione

(Cremona, 5 ottobre 2009) Modificata la disciplina dell'utilizzo e della detenzione di medicinali ad uso esclusivo del medico veterinario. Con il decreto entrato in vigore ieri, il Ministero Settore Salute ha individuato alcune tipologie di farmaci speciali che potranno essere utilizzate sui pazienti animali solo dai medici veterinari. Lo stretto controllo medico veterinario assicura una maggiore tutela al paziente animale maggiore sicurezza anche nei riguardi dell'uomo.

Per l'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) si tratta di un provvedimento della massima importanza per la tutela del paziente animale, utile anche ad arginare l'abuso di professione e a porre un freno ad una disponibilità eccessivamente disinvolta di farmaci che al contrario richiedono la massima prudenza gestionale.

Sono riservati al medico veterinario quei medicinali che per la loro somministrazione e per il successivo monitoraggio richiedono competenze mediche specifiche e lo stretto controllo del medico veterinario. Fra questi rientrano gli eutanasici e gli anestetici generali, iniettabili e inalatori. Per questi medicinali è anche previsto che la detenzione sia possibile solo da parte del parte del medico veterinario, mentre per l'approvvigionamento è necessaria la ricetta non ripetibile in triplice copia del medico veterinario.

Si tratta di abortivi, anestetici locali iniettabili; anestetici generali iniettabili e inalatori; anticoncezionali iniettabili; antineoplastici iniettabili, citochine e immuni modulatori iniettabili; specialità medicinali veterinarie nei casi di uso intrarticolare; emoderivati; eutanasici; beta-agonisti.

Entro un anno i foglietti illustrativi dei medicinali in questione dovranno riportare l'avvertenza che la somministrazione e la detenzione deve essere effettuata esclusivamente dal medico veterinario.

Ufficio Stampa ANMVI
0372/40.35.47

pdfCOMUNICATO STAMPA 05 OTTOBRE 2009