COMUNICATI STAMPA

I medici veterinari non hanno intenzione di stare a guardare in silenzio la crisi del patrimonio equino nazionale.

(Cremona, 23 ottobre 2008) - Dietro il successo e le gioie di un Varenne ci sono anche i medici veterinari italiani, che adesso non sono disposti ad assistere in silenzio alla crisi di un grande patrimonio nazionale come quello equino.

La SIVE- Società Italiana Veterinari per Equini federata all’ANMVI- è solidale con le categorie che manifestano per uscire dalla crisi che attanaglia l’ippica e chiede al Governo e in particolare al Ministro delle Politiche Agricole di mantenere alta la guardia e di non smettere di cercare soluzioni, efficaci e definitive.

Non si corre più ormai da due settimane- dichiara Paola Gulden, Presidente della SIVE- alcune tra le più importanti corse di trotto e galoppo del nostro Paese sono saltate. La posta in gioco è molto alta ed è un intero settore ad essere messo in discussione: veterinari, allenatori, guidatori, fantini, allevatori e  proprietari. Il ruolo del veterinario ippiatra nell’industria del cavallo è di importanza indiscutibile e adesso siamo costretti a vedere vanificato il lavoro che facciamo da sempre per i nostri cavalli atleti”.

In particolare, il mondo dell’ippica e del cavallo da corsa è da considerare uno dei palcoscenici più importanti per i veterinari ippiatri liberi professionisti, la cui opera è parte importante dell’integrità fisica, del rendimento e dei risultati del cavallo atleta.

L’attività clinica- continua Paola Gulden-  nonché quella di prevenzione delle malattie che possono compromettere il patrimonio equino italiano, l’assistenza nella tutela e nella continuità di un patrimonio genetico che ha raggiunto livelli eccellenti, l’attenzione verso il benessere animale che si concretizza anche nella lotta al doping, rappresentano vari livelli ai quali si esplica l’opera dei veterinari in questo settore”.

Nel giro di pochi anni  il montepremi si è ridotto del 40% e  per l’anno prossimo è previsto un ulteriore calo. “La crisi attuale - conclude Paola Gulden- originata da un progressivo calo del montepremi che ha ormai raggiunto il 40 %, ha fermato l’ippica nazionale e con lei il nostro bene più prezioso che è il cavallo”.

Ufficio Stampa ANMVI

Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani

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pdfCOMUNICATO STAMPA 23 OTTOBRE 2008