Sui social network le foto non sono private
Una sentenza mette in guardia gli utenti di FB.
Qui di seguito un estratto di tutte le consulenze fornite e pubblicate su Professione Veterinaria, il settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore.
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Una sentenza mette in guardia gli utenti di FB.
È diffamazione ledere la reputazione di un collega. Anche senza fare il nome.
È in vigore il recepimento della direttiva sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici.
“il Servizio Veterinario ha effettuato nel tempo controlli con prescrizioni che l’allevatore ha sempre disatteso”.
Deve esserci la produzione di un quarto dei mangimi sui terreni aziendali.
Per incorrere nel reato penale non serve la continuità: basta una volta sola.
Per la Cassazione il professionista non è sanzionabile.
Due ore di arringa, il 12 marzo per smontare l’impianto accusatorio del Pubblico Ministero a carico del veterinario
per il quale è stata chiesta la condanna a ben tre anni e mezzo di carcere.
L’ente riscuote i contributi anche se l’iscritto non ha comunicato redditi.
La Cassazione si è di nuovo pronunciata su responsabilità e deleghe.
Le guardie zoofile generalmente non sono abilitate all’esercizio della vigilanza venatoria e in ogni caso non hanno la qualifica di polizia giudiziaria quando controllano un cacciatore.
Il certificato delle autorità veterinarie straniere non evita la condanna.
Ma l’abuso deve essere commesso in ambito privato.
Ventitré animali in un piccolo appartamento. La Cassazione: “temporaneo disagio”.
Accusa di concussione per un docente della facoltà di veterinaria di Messina.
Non c’è privacy che tenga.
Corte dei Conti: ambito «particolarmente esposto a fatti illeciti di varia natura».
Non può essere condannato penalmente il padrone del cane che, abbaiando di notte, disturba solo un vicino.
La Corte di cassazione ha accolto il ricorso di un automobilista contro la decisione del Tribunale di Pavia secondo il quale l’uso del dispositivo “Hermes Plus III” viola il codice della strada.
Annullata dal TAR Liguria la decisione “aprioristica” della Asl di La Spezia.