Per quali motivi sono state cambiate, al rialzo, le decisioni del Tavolo tecnico sulla definizione dei posti disponibili?
Per quanto la programmazione anche quest'anno subisca una riduzione rispetto ai 774 posti dell'anno scorso, il numero definito con il Decreto 3 luglio 2015 n. 463 non è quello concordato al Ministero dell'Università.
Il Decreto "si discosta immotivatamente dal verbale del Tavolo Tecnico del 22 giugno scorso, dove è stata condivisa una programmazione di 700 posti, da ripartire fra le sedi universitarie"- fa notare il Presidente ANMVI Marco Melosi in una lettera indirizzata al Ministro Stefania Giannini e alla Direzione generale del Miur che si occupa della programmazione accademica. La stessa rimostranza è stata avanzata dalla FNOVI che parla di "un errore incomprensibile".
Il Decreto aumenta di 17 posti la programmazione del prossimo anno accademico a Medicina Veterinaria, rispetto ai 700 definiti al Tavolo del 22 giugno. Uno scostamento "immotivato" secondo il Presidente ANMVI che fa presente come "la definizione dei posti è stata ampiamente ragionata e motivata dal Tavolo, con il concorso di tutte le rappresentanze coinvolte, non ultimo il Ministero della Salute che ha sostenuto l’importanza di una programmazione il più possibile aderente al fabbisogno reale".
Ma alla sorpresa di un numero di posti diverso da quello concordato "si aggiungono le perplessità per la dizione “posti da perfezionare con successivi decreti”- fanno notare sia ANMVI che FNOVI- gettando ulteriori incertezze sulla stabilità della programmazione definita con il concorso delle Regioni, del Ministero della Salute, degli Atenei e delle rappresentanze veterinarie. Per ANMVI, questa dizione "appare come una ulteriore compromissione del carattere decisionale del Tavolo tecnico e, in ultima analisi, una arbitraria sconfessione dei pareri chiesti e resi in quella sede".
In conclusione, la richiesta è che i posti vengano sì “perfezionati”, ma con la correzione attesa, volta cioè a ripristinare il numero di 700 posti concordato al Tavolo.