Veterinarian looking ear of a German shepherd dog,close upL'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) pubblica una valutazione sui batteri resistenti agli antimicrobici, responsabili di malattie trasmissibili, che costituiscono una minaccia per la salute di cani e gatti. Sulla base delle evidenze disponibili, il parere identifica S. pseudintermedius, E. coli e P. aeruginosa come i batteri resistenti agli antimicrobici più rilevanti nell'Unione Europea. EFSA: dati ancora disomogenei da non sovrastimare.

Pubblicata la prima valutazione scientifica delle malattie animali causate da batteri resistenti agli antimicrobici nei cani e nei gatti. Il parere è pubblicato su EFSA Journal ed è la stessa Agenzia a darne notizia in un tweet di invito alla consultazione. Lo studio- Assessment of animal diseases caused by bacteria resistant to antimicrobials: Dogs and cats -è stato redatto dagli esperti del Panel Salute e benessere degli animali di EFSA, sulla base di un'ampia revisione della letteratura scientifica disponibile e sul giudizio di esperti (i dettagli della metodologia di valutazione sono illustrati in un parere separato).

I batteri resistenti più insidiosi
- Lo studio osserva lo stato di avanzamento globale di 13 batteri: Staphylococcus pseudintermedius, Staphylococcus aureus, Staphylococcus schleiferi, Escherichia coli, Proteus mirabilis, Klebsiella spp., Enterobacter spp., Pseudomonas aeruginosa, Clostridium perfringens, Enterococcus difficile, Clostridio Enterococcus, Clostridio, Enterobacter spp. Tra questi, il Panel di EFSA  ha identificato i batteri zoonosici (o dal potenziale zoonosico) resistenti agli antimicrobici da considerare come "i più rilevanti nell'Unione Europea". Si tratta di: 

-Staphylococcus pseudintermedius 
-Escherichia coli 
-Pseudomonas aeruginosa

Il parere dichiara di supportare questa conclusione sulla base delle evidenze disponibili e con un grado di certezza superiore al 90%. 

Prossimi passi- L'EFSA proseguirà la propria valutazione concentrandosi su S. pseudintermedius,  E. coli eP. aeruginosa  in pareri scientifici a sè stanti. L'obiettivo è di approfondire l'impatto sulla salute degli animali di questi tre batteri resistenti anche per valutare la loro idoneità a essere elencati e classificati nel quadro della legislazione sulla salute degli animali (Animal Health Law).
Nel Panel di EFSA sono presenti gli esperti italiani:Paolo Calistri (IZSAM), Elisabetta Canali (UNIMI), Barbara Padalino (UNIBO) e Paolo Pasquali (ISS).

Raccomandazioni- I dati sulla resistenza antimicrobica nei batteri patogeni sono necessari per migliorare la salute degli animali, promuovere un uso razionale degli antimicrobici e per individuare sfide terapeutiche specifiche attribuibili alla resistenza antimicrobica. 
I dati disponibili in letteratura, variabili da Paese a Paese per criterio e metodo, rendono difficile ottenere dati affidabili e comparabili. Solo in pochi Paesi sono disponibili sistemi nazionali di monitoraggio della resistenza antimicrobica negli animali malati. Le valutazioni pubblicate non dovrebbero quindi essere sovrastimate- avverte EFSA-  ma risultare utili a guidare la clinica e la gestione antimicrobica. 
Per il futuro, è la raccomandazione finale dell'Agenzia europea, è auspicabile una metodologia di raccolta dei dati standardizzata e armonizzata, da impiegare nei programmi nazionali di sorveglianza. Ciò consentirebbe di condurre raffronti più significativi tra paesi. 

Pubblicazioni italiane- Il Panel Salute e benessere degli animali di EFSA ha analizzato centinaia di lavori scientifici, selezionati per grado di "eleggibilità" ai fini del parere (extensive literary review). I dati sull'antimicrobico-resistenza sono stati tratti da una selezione di 98 pubblicazioni, fra le quali l'Italia è risultato fra i tre Paesi che ha prodotto il maggior numero di lavori (11) dopo Francia (13) e Stati Uniti (12). 

Assessment of animal diseases caused by bacteria resistant to antimicrobials: Dogs and cats
EFSA AHAW Panel (EFSA Panel on Animal Health and Welfare)
DOI https://doi.org/10.2903/j.efsa.2021.6680
© 2021 European Food Safety Authority. EFSA Journal

pdfJOURNAL_EFSA_2021.6680

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