(Cremona 24 ottobre 2023) - L'ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) esprime pieno sostegno alle richieste di rinforzo e di tutela espresse in questi giorni dai Veterinari di Sanità pubblica, impegnati in tutta Italia, e in particolare nel pavese, a fronteggiare una delle emergenze di sanità animale tra le più gravi e difficili degli ultimi vent'anni: la peste suina africana. 

Nonostante non sia un pericolo sanitario per l'uomo, la Psa è una malattia animale categorizzata, in tutta l’Europa, ai massimi livelli di diffusività e letalità, tale da poter distruggere un intero comparto produttivo, economico e occupazionale. Per l'Italia, il settore suinicolo corrisponde, senza esagerazioni, a produzioni di inestimabile valore mondiale.

La Psa è una malattia classificata dalle nuove disposizioni europee (cat. A Animal Health Law) ai massimi gradi di pericolosità, nonostante non sia assolutamente un pericolo per l'uomo, per la sua diffusività e la resistenza in ambiente del virus responsabile. Il settore suinicolo italiano, eccellenza produttiva con un grande sviluppo di export, sta affrontando l'emergenza per scongiurare una minaccia che potrebbe avere conseguenze inimmaginabili.

La Psa corre veloce e richiede misure straordinarie tempestive e nette, tanto nei suidi selvatici che nei domestici, senza ritardi e senza interruzioni, come peraltro prescritto dalle direttive comunitarie e nazionali su solide basi scientifiche ed epidemiologiche. 

I veterinari del Sistema Sanitario Nazionale e i veterinari liberi professionisti stanno dando il massimo del loro impegno: devono essere ascoltati, supportati e tutelati da autorità competenti, dagli operatori e dalla opinione pubblica, attraverso un'opera di informazione puntuale.

Se ancora il nostro Paese non ha compreso la portata straordinaria di questi interventi di sanità veterinaria è arrivato il momento che dal Ministro della Salute e dal Sottosegretario alla veterinaria arrivino messaggi di continuativa considerazione e valorizzazione della grande prova che la professione sta dando in condizioni di urgenza ed emergenza.

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