Presentata oggi alla Fiera di Bologna l'indagine sul pet owner italiano I proprietari di cani e gatti giudicano i veterinari italiani Soddisfatti del professionista di fiducia, sono soprattutto i proprietari di cani e di giovane età a chiedere professionalità e disponibilità.

(Cremona, 10 maggio 2007) - Nell'ambito della 12° edizione di Zoomark l'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ha presentato questa mattina, alla Fiera di Bologna, la ricerca " I Pet Owner in Italia- Approccio alla salute e al benessere animale". www.anmvi.it

Commissionata dall'Associazione a ETAMETA Research and Trend, l'indagine si basa su un campione rappresentativo delle famiglie italiane in cui sia presente almeno un animale da compagnia in favore del quale sia stato instaurato un rapporto di fiducia con un medico veterinario. Il migliaio di proprietari, intervistato telefonicamente nel mese di febbraio, è stato consultato per tracciare il profilo del medico veterinario visto dalla parte del cliente, ma nel contempo è stato esso stesso oggetto di analisi: quali comportamenti e quale sensibilità verso la salute e il benessere del proprio animale familiare?

IL MEDICO VETERINARIO SUPERA L'ESAME

Dalla ricerca risulta che i medici veterinari degli animali da compagnia godono di ottima considerazione presso il pubblico dei proprietari: il 93,4% del campione, infatti, giudica positivamente il loro operato, una percentuale di soddisfazione che sale quasi al 97, 7% fra coloro (l'87,3% dei proprietari) che far stabilmente riferimento ad un professionista di fiducia. La stragrande maggioranza degli intervistati non ha mai cambiato veterinario (l'89%); chi l'ha fatto (11%) non ha messo i costi al primo posto: chi ha motivato il cambio adducendo tariffe troppo alte, rappresenta solo l'1% dell'universo campionario. Sulla scelta di rivolgersi ad un nuovo professionista pesano di più la difficile reperibilità ( 43,2%), la scarsa professionalità (22,1%) e la poca disponibilità (13,7%). Al veterinario si chiede soprattutto capacità professionale (87,9%), capacità di gestione del rapporto con l'animale (87,4%), reperibilità (67,8%) e disponibilità (67,3%). Più del 50% fa attenzione anche ai costi e alla preparazione scientifica, mostrando tuttavia difficoltà di analisi e di valutazione di questi parametri ed esprimendo una generica attesa di buoni standard qualitativi. Un'aspettativa che cresce nei proprietari più giovani.

"E' questo il punto più delicato del rapporto con il proprietario cliente che è emerso dall'indagine- commenta il Presidente dell'ANMVI Carlo Scotti- e che evidenzia la necessità di far comprendere meglio ai proprietari il rapporto qualità-prezzo in una prestazione che non è di consumo, ma che è di tipo medico. Questa è la sfida del Progetto Qualità che l'ANMVI sta portando avanti per la valorizzazione della buona sanità animale. Complessivamente, però, i dati della ricerca sono molto confortanti ed evidenziano un rapporto in crescita con il medico veterinario. Resta infine ancora molto da lavorare- conclude Scotti- sul piano culturale e della prevenzione, nei confronti di quella percentuale, ancora molto ampia, di proprietari (circa il 15% del totale) che negano prevenzione e cure veterinarie al loro pets, soprattutto ai gatti".

PIU' ATTENTI I PROPRIETARI DI CANI

I risultati dell'indagine rivelano che anche fra coloro che vanno dal veterinario la cultura della prevenzione è ancora carente e che i proprietari che mostrano nel complesso comportamenti più responsabili sono quelli che possiedono cani. La giovane età del proprietario e un maggior grado di cultura mostrano una maggiore propensione ad un rapporto fiduciario, consolidato e continuativo con il medico veterinario.

I clienti che possono e vogliono acquistare prodotti dal proprio veterinario sono circa un sesto, ma la propensione a questo tipo di servizio consente di ritenere che se il canale di cessione dei farmacie di vendita di prodotti nelle strutture sanitarie si ampliasse, una ulteriore quota si aggiungerebbe fino a sfiorare la metà della clientela di riferimento specialmente nei confronti dei proprietari più sensibili e collaborativi.

Il 75% dei pet owner sono donne, il 74,2% sono famiglie senza bambini ( sotto i 13 anni), il 42,9% sono oltre i 54 anni.

Queste le prestazioni più richieste al veterinario: 67,8% vaccinazioni, 32,3% visite di controllo, 28,6% emergenze, 22,7% problemi improvvisi di salute, 17,8% profilassi, 6,2% interventi programmati. L'81% di proprietari che va dal veterinario chiede informazioni e consigli sull'alimentazione dei loro animali e sul petfood più indicato.

L'indagine " Il Pet Owner in Italia- Approccio alla salute e al benessere animale" è stata illustrata stamattina alla stampa dal Direttore dell'Associazione Antonio Manfredi. Alla conferenza, organizzata all'interno di Zoomark, è intervenuto anche Massimo Baroni, Presidente della Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia (SCIVAC), la maggiore società scientifica di settore nel nostro Paese.

In Italia ci sono 6500 strutture veterinarie per animali da compagnia e sono circa 15.000 i Medici Veterinari che operano in questo settore. Al riguardo, l'ANMVI ha pubblicato nel 2005 l'indagine Strutture veterinarie per Animali da compagnia, rinvenibile al sito www.anmvi.it

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