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Cesare DamianoPositivo il commento di Confprofessioni: riconosciuta la valenza sociale ed economica dei professionisti. Il testo passa al Senato. Via libera alle norme sul lavoro autonomo. Il 9 marzo, l'Aula di Montecitorio ha approvato il disegno di legge che introduce- per la prima volta nell'ordinamento nazionale- una disciplina del lavoro esercitato dai liberi professionisti. Il testo torna ora al Senato per il voto finale.
 
Positivo il commento del Presidente di Confprofessioni Gaetano Stella- "nonostante alcune lacune che permangono nel testo approvato". Ciò che più è importante è che il ddl "riconosce finalmente la valenza sociale ed economica dei liberi professionisti e del lavoro autonomo per la crescita del Paese».
 
Per Stella il provvedimento è "un atto di equità che segna un apprezzabile equilibrio tra le misure di sostegno e di welfare a favore dei lavoratori autonomi e la valorizzazione e lo sviluppo delle attività professionali in un mercato sempre più competitivo». Sono state confermate "le sacrosante misure a favore della maternità, malattia e del lavoro agile"- dichiara- mentre dal canto suo la Camera ha  apportato alcune modifiche come il tavolo permanente di confronto sul lavoro autonomo presso il ministero del Lavoro, "al quale non faremo mancare il nostro contributo"- assicura il Presidente di Confprofessioni».
 
I liberi professionisti potranno costituire contratti di rete per partecipare a bandi e appalti, evidenzia Stella. Altro passaggio "importantissimo" riguarda l'accesso ai piani operativi regionali e nazionali a valere sui fondi strutturali europei che è stato messo a regime oltre la programmazione 2014/2020.  Il Presidente di Confprofessioni evidenzia infine che - sul fronte della formazione -viene riconosciuta la deducibilità totale delle spese sostenute per l'iscrizione a master, corsi formativi e di aggiornamento professionale, insieme alla deducibilità dei costi per le spese di viaggio, vitto e alloggio.