padoan modifQuattro buone ragioni per agevolare i Medici Veterinari nella trasmissione dei dati fiscali delle spese veterinarie detraibili. Le ha esposte l’ANMVI al MEF, chiedendo di esplicitare la sospensione delle sanzioni in favore della Categoria nel primo anno di applicazione del DM 1 settembre 2016.

L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ha chiesto un anno di tempo per consentire ai Medici Veterinari di comprendere e applicare correttamente il Decreto firmato dal Ministro Pier Carlo Padoan  il 1 settembre scorso. Nella sua lettera all’indirizzo di Via XX Settembre, l’ANMVI chiede che MEF e Agenzia delle Entrate rendano esplicita ed ufficiale, in favore della Categoria, la sospensione delle sanzioni per eventuali errori o ritardi di trasmissione dei dati fiscali. Questo per tutto il primo anno di applicazione, con la possibilità di una verifica del sistema insieme ai Medici Veterinari dopo il debutto del 2017.

La sospensione delle sanzioni è già prevista dalla normativa del 2014 che ha introdotto la semplificazione fiscale della dichiarazione dei redditi tramite pre-compilazione digitale. Ma la norma (Decreto Legislativo 21 novembre 2014) non si rivolgeva ancora ai Medici Veterinari, per questo l’ANMVI chiede una precisazione inequivocabile da parte del Ministero delle Finanze.

Quattro le motivazioni alla base della richiesta:
1. Il DM 1 settembre ha un effetto retroattivo di ben 10 mesi (include le spese veterinarie sostenute dal 1 gennaio 2016)
2. I Medici Veterinari appartengono all’unica professione sanitaria fino a ieri del tutto estranea al Sistema Tessera Sanitaria;
3. I Medici Veterinari vengono chiamati ad una immediata prontezza operativa che si è già oggettivamente dimostrata complessa ad altre categorie;
4. I Medici Veterinari sopportano costi di gestione informatica (mezzi, tempo e risorse privati), senza contributi pubblici, per espletare una attività al servizio del pubblico interesse

“Sarebbe paradossale essere pure sanzionati- dichiara il Presidente ANMVI Marco Melosi, che aggiunge: “Siamo stati colti di sorpresa, senza nessun coinvolgimento né preventivo né successivo all’emanazione della norma, fatto salvo l’annuncio alla stampa del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, la scorsa primavera”. “ Siamo naturalmente favorevoli – prosegue Melosi - ad agevolare i proprietari di animali da compagnia nell’accesso ad un beneficio fiscale, in verità molto basso, ma che comunque vogliamo interpretare come la volontà politica a non mettere in discussione una delle poche agevolazioni di cui gode la sanità degli animali da compagnia, notoriamente vessata dalla più alta aliquota IVA".

Con il DM 1 settembre 2016- per la prima volta nella storia delle detrazioni fiscali veterinarie- i Medici Veterinari concorreranno alla presentazione del 730 precompilato del prossimo anno. A beneficio dei proprietari di animali da compagnia, infatti, tutti i professionisti iscritti all’Albo trasmetteranno al Fisco i dati delle spese veterinarie sostenute dai loro clienti nel 2016, e per le quali si ha diritto ad una detrazione d’imposta pari al 19%. Dal MEF, la Categoria (circa 15 mila liberi professionisti- il 50% delle famiglie italiane e circa 40 mln di animali) si attendono un segnale di attenzione.

 
COMUNICATO STAMPA ANMVI