cattedreL'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani torna a chiedere l’ampliamento delle classi di concorso a cattedre accessibili ai laureati in medicina veterinaria. Con una lettera ai Ministri Anna Maria Bernini (Università) Giuseppe Valditara (Istruzione)  il Presidente Marco Melosi sottolinea che -nonostante l’ampiezza delle conoscenze acquisite con la laurea in Medicina Veterinaria- il vigente ordinamento ammette l’accesso soltanto alla classe di concorso A52 in Scienze, Tecnologie e Tecniche di Produzioni Animali. La lettera è indirizzata per opportuna conoscenza  anche al Ministro della Salute Orazio Schillaci e al Sottosegretario con delega alla Veterinaria Marcello Gemmato.

Nuove classi di concorso -  La richiesta dell'Associazione- rinnovata ad ogni cambio di Legislatura- è quella di una revisione delle classi di concorso, per consentire ai laureati in medicina veterinaria l'accesso a più cattedre di insegnamento attinenti alle Discipline Sanitarie, Scienze degli Alimenti, Scienze e Tecnologie Chimiche,  Scienze Naturali, Chimiche e Biologiche. Queste discipline sono coerenti con il vasto piano di studio dei Laureati in Medicina Veterinaria.

La normativa vigente - In base al DPR 14 febbraio 2016, n. 19  Regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento con la laurea in Medicina Veterinaria si può accedere solo alla classe di concorso A-52 "Scienze, Tecnologie e Tecniche di Produzioni Animali" per l’insegnamento in tre sole categorie di Istituti, nello specifico: Tecnici Agrari, Tecnici Industriali e Professionali per l'Agricoltura.

Un vero ampliamento- Il suddetto DPR è stato modificato nel 2017 dalla Ministra Valeria Fedeli con il DM n. 259 del 9.5.2017, che nell'ampliare l'accesso alle classi di insegnamento non ha ricompreso la Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria (LM 42, 47/S). A porvi, parzialmente, rimedio è stato uno schema di decreto proposto nell'agosto del 2022 dagli ex Ministri Bianchi (Istruzione) e Messa (Università). Il provvedimento avrebbe assegnato ai Medici Veterinari soltanto la classe di concorso (A28) per l'insegnamento di matematica e scienze nelle scuole superiori di primo grado (ex scuole medie), con l'obiettivo di colmare la mancanza di docenti in queste materie. Sullo schema di decreto si era pronunciato negativamente il Consiglio Universitario Nazionale a settembre del 2022, a pochi giorni dalla fine della Legislatura.

PNRR e senza oneri di spesa pubblica-  La modifica delle classi di concorso richiesta dall'ANMVI sarebbe in linea con le misure urgenti sull’Istruzione contenute nel PNRR (decreto legge 30 aprile, n. 36) per quanto concerne l’accesso ai concorsi per l’accesso ai posti di docente di scuola secondaria di primo e secondo grado. Inoltre, ampliare le classi di concorso non avrebbe nessuna ricaduta finanziaria sulla spesa pubblica: si tratta di riconoscere ai laureati in medicina veterinaria la possibilità, oggi negata, di aspirare a maggiori sbocchi occupazionali nel sistema scolastico-educativo nazionale e di accedere all'insegnamento di materie coerenti con il percorso di studio veterinario e con i bisogni educativi delle nuove generazioni.

Cattedre ai Veterinari, verso la revisione dei concorsi