bianchiOR"Da anni chiediamo inascoltati l’ampliamento delle cattedre per i laureati in Medicina Veterinaria". Il Presidente dell'ANMVI si è rivolto al Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi: il momento storico e favorevole  per mantenere un impegno assunto in Parlamento. L'accesso ad ulteriori classi di concorso non ha costi per la spesa pubblica. La riforma delle cattedre è attesa da anni, soprattutto dai giovani laureati e laureate in Medicina Veterinaria.

Con una lettera al Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi ha rinnovato la richiesta di ampliare le cattedre accessibili ai laureati in Medicina Veterinaria. La lettera ricorda il recente atto ispettivo presentato dall’On Doriana Sarli al quale ha risposto il Sottosegretario ai rapporti con il Parlamento Deborah Bergaminirinviando la materia al Dicastero oggi guidato da Bianchi.

In base al DPR 14 febbraio 2016, n. 19 (Regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento) con la laurea in Medicina Veterinaria si può accedere solo alla classe di concorso A052 "Scienze, Tecnologie e Tecniche di Produzioni Animali" per l’insegnamento in tre sole categorie di Istituti (Tecnici Agrari, Tecnici Industriali e Professionali per l'Agricoltura).

Sarebbe invece opportuna una revisione delle classi di concorso per consentire ai laureati in medicina veterinaria LM-42 l’accesso a nuove classi di concorso (i.e. A015 Discipline Sanitarie, A028 Matematica e Scienze, A031 Scienze degli Alimenti, A034 Scienze e Tecnologie Chimiche, A050 Scienze Naturali, Chimiche e Biologiche) coerenti con il vasto piano di studio dei Laureati in Medicina Veterinaria.

L'ANMVI si è rivolta anche al Sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini e ai parlamentari Doriana Sarli Caterina Biti, Alessandro Melicchio e Anna Ascani che hanno sollevato il problema in Parlamento nel corso di questa Legislatura.

L'ampliamento delle cattedre è stato infatti al centro di un ordine del giorno presentato nel 2020 dall’On Alessandro Melicchio e accolto, a nome del Governo, dall’allora Viceministro all'Istruzione On Anna Ascani. All'epoca, Ascani aveva preso l'impegno con la FNOVI di aprire un tavolo finalizzato alla revisione delle cattedre, ma il cambio di Governo non ha permesso di concretizzare la promessa.

"Quanto richiesto non comporterebbe oneri per la spesa pubblica.  L’attuale momento storico appare come il più favorevole per l’accoglimento di una istanza attesa soprattutto da giovani dottori e dottoresse in Medicina Veterinaria"- conclude la lettera del Presidente Melosi.