LETTERA AL GOVERNO E AL PARLAMENTO

Nessuna nomina veterinaria nel Consiglio Superiore di Sanità.  ANMVI chiede di integrare la composizione. Un vuoto di competenze paradossale

Sottoscrivono le Società scientifiche veterinarie: Scivac, Sive, Sivae, Sisca e SivarSib.

(Cremona 5 giugno 2025) - La nuova composizione del Consiglio Superiore di Sanità suscita "incredulità, per la sorprendente assenza di profili veterinari". Anmvi ha scritto al Governo e al Parlamento per chiedere una "integrazione urgente nelle nomine". Per la prima volta, il massimo organo consultivo del Ministero della Salute si appresta a trattare materie di rilievo scientifico-veterinario senza nominare professionalità veterinarie.

 "Senza una urgente integrazione della composizione, il Consiglio Superiore di Sanità emanerà i pareri -richiesti per legge su materie riguardanti la sanità animale, la sanità pubblica, la sicurezza alimentare e la prevenzione veterinaria- senza competenze scientifiche attinte fra le personalità veterinarie che il nostro Paese esprime in tutti i settori d’esercizio, di studio e di ricerca". 

L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) ha scritto al Ministro della Salute Orazio Schillaci. La lettera è indirizzata anche alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ai Ministri Francesco Lollobrigida (Masaf) e Adolfo Urso (Mimit) e ai Presidenti delle Commissioni parlamentari Sanità di Camera e Senato, On Ugo Cappellacci e Sen Francesco Zaffini.

È paradossale- scrive l'Associazione- che proprio l’Italia, uno dei pochi Paesi che incardina la prevenzione e la sanità veterinaria nel proprio Sistema Sanitario Nazionale, trascuri di avvalersi di Medici Veterinari, il cui apporto risulta indispensabile anche alle produzioni alimentari nazionali e per lo sviluppo dell’export.

Ed è paradossale che proprio l’Italia, che ha fatto dell’approccio One Health un indirizzo di rango istituzionale, trascuri di nominare Medici Veterinari nel Css, nonostante le minacce pandemiche future vedano al primo posto malattie animali trasmissibili di origine animale, nonostante le emergenze di sanità animale che- solo grazie ai Medici Veterinari- risultano in regressione e contenimento, nonostante l’apporto decisivo della Veterinaria alla lotta all’antimicrobico-resistenza, attraverso il controllo e l’uso razionale degli antibiotici nel Pncar (Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobico-resistenza) e nella Politica Agricola Comune (Pac).

È paradossale anche che proprio mentre il Parlamento nazionale istituisce la Giornata Nazionale della Prevenzione Veterinaria, il Ministero della Salute dimentichi di nominare in Css esponenti di una professione sanitaria fra quelle che è istituzionalmente preposto a valorizzare.

Non da ultimo, la sensibilità giuridica e sociale verso gli animali da compagnia, il loro ruolo affettivo nelle famiglie e nella società ha reso la prevenzione veterinaria e delle zoonosi una consolidata componente della salute one health anche per una educazione sociale, scolastica e familiare sorretta da scientificità.

"Siamo fiduciosi che le Autorità comprendano- conclude l'ANMVI- che l’appello è dettato da ragioni di coerenza dell’assetto sanitario nazionale". Un assetto "peculiare in Europa e nel mondo, più volte citato a modello antesignano di politiche One Health, grazie alla compartecipazione dei Medici Veterinari agli indirizzi scientifico-consultivi".

La lettera, firmata dal Presidente ANMVI Marco Melosi, è stata sottoscritta dai Presidenti delle società scientifiche, rispettivamente: per SCIVAC (Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia) Giordana Zanna; per SIVE (Società Italiana Veterinari per Equini): Giorgio Strozzi; per SIVAE (Società italiana Veterinari per Animali Esotici) Daniele Petrini, per SivarSib (Società Italiana Veterinari da Reddito e di Buiatria) Vito Loconte e per SISCA (Società di Scienze del Comportamento Animale)  Arianna Ventura. 

Ufficio Stampa ANMVI - Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani: ufficiostampa@anmvi.it