CREDITO D’IMPOSTA PER IL CODICE ATECO 75.00.00

Veterinari, nuova legislatura sorda al caro bollette

(Cremona, 9 novembre 2022) - La Commissione Speciale della Camera, impegnata nella conversione in legge del decreto Aiuti Ter, non sta prendendo in considerazione i pesanti rincari energetici subiti dai Medici Veterinari liberi professionisti. Lo denuncia l'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi) che torna a chiedere l'estensione del credito d'imposta ai Medici Veterinari liberi professionisti.

Nonostante i ripetuti appelli dell’Associazione, restano finora escluse dal credito d’imposta 8mila strutture veterinarie dedite al ricovero e alle cure degli animali. I Medici Veterinari si erano rivolti al Presidente della Commissione Speciale Roberto Pella (FI) e alle relatrici del Decreto Aiuti Ter, Vanessa Cattoi (Lega) e Ylenia Lucaselli (FdI).

A tutte le forze politiche impegnate nella conversione in legge del Decreto Aiuti Ter, ANMVI ricorda che le attività veterinarie (Codice Ateco 75.00.00) sono classificate “essenziali” per la tutela della salute pubblica, del benessere animale e per la prevenzione delle zoonosi e che nelle famiglie italiane vivono circa 22 milioni di animali da compagnia (10 milioni di gatti; 8,7 milioni di cani e poco più di 3 milioni tra piccoli mammiferi e rettili).

L'aiuto, sotto forma di credito d'imposta, è stato concesso dal Decreto Aiuti-Ter solo alle imprese, dimenticando che per il diritto europeo i liberi professionisti sono equiparabili alle Pmi. L'ANMVI ne ha proposto l'estensione a Codice Ateco 75.00.00 delle attività veterinarie. I lavori parlamentari per la conversione in legge del Decreto Aiuti Ter.dovranno terminare entro il 22 novembre.

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