DA DOMANI RICETTA VETERINARIA OBBLIGATORIA - DM IN GU 

L'effettiva operatività della ricetta veterinaria elettronica sarà graduale.
I Medici Veterinari sono pronti, ma ci vorrà almeno un anno di collaudo senza sanzioni.

La carta potrebbe ancora essere necessaria.


(Cremona, 15 aprile 2019) - I Medici Veterinari sono pronti a digitalizzare le loro ricette, il sistema lo è molto meno. "Ci sarà almeno un anno di collaudo"- fa sapere Marco Melosi, Presidente dell'ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani). "Solo pochi giorni fa, alle interruzioni di connessione si aggiungevano le difficoltà operative di molte farmacie. Non possiamo certo pensare che tutto funzionerà alla perfezione da un giorno all'altro".
 
Assestamento senza sanzioni- 
Nelle scorse settimane, l'ANMVI ha scritto alla Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari (DGSAF) affinché gli enti preposti ai controlli e alla vigilanza considerino- sulla base di una apposita circolare-  il primo anno di avvio della ricetta veterinaria elettronica "di assestamento", con conseguente sospensione di interventi di tipo sanzionatorio. Del resto, era stata la stessa DGSAF, già a gennaio, a prospettare l'esigenza di una collaborazione fra tutti gli attori del sistema, improntata ad agevolarne l’avvio piuttosto che ad un rigore di vigilanza su criticità e difficoltà dalle quali non sono esenti nemmeno le stesse autorità di controllo.

Cartaceo: eccezione inevitabile-
Per il Presidente Melosi "sarà inevitabile un periodo di tolleranza in cui potrà essere ancora necessario ricorrere al cartaceo e durante il quale si dovrà dare la priorità alla collaborazione anziché alle verifiche, dal momento che il sistema è completamente nuovo anche per le stesse autorità di controllo".

Interoperabilità con i gestionali già in uso-
I Medici Veterinari stanno sperimentando l'emissione elettronica della ricetta dal 2015, con risultati più avanzati nel settore degli animali allevati che in quello degli animali da compagnia, dove permangono criticità da risolvere come l'interoperatività tra il sistema informatico del Ministero della Salute e i gestionali già in uso presso molte strutture veterinarie. Il dialogo fra i software eviterebbe duplicazioni di attività e il raddoppio dei tempi di prescrizione.

"Si tratta di un svolta operativa che investe tutto il mondo del farmaco veterinario, da quando è fabbricato a quando è consegnato. E' necessario riconoscere che – anche ad obbligo cogente- il sistema richiederà inevitabilmente una fase di rodaggio e di realismo, senza sanzioni"- conclude Melosi.

Ufficio Stampa ANMVI - Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani- 0372/40.35.47