RITIRARE LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE. SI APRA UN TAVOLO URGENTE

Fondi pubblici LEA utilizzati per sterilizzazioni in favore di privati, con finalità estranee a quelle istituzionali.
In Consiglio regionale un testo arretrato e dannoso per gli animali.

ANMVI ai consiglieri: ritiratelo.


(Potenza, 5 aprile 2017) -  Fondi pubblici-LEA utilizzati per sterilizzazioni in favore di privati, perseguendo finalità estranee a quelle istituzionali. Cosa ne pensa la Magistratura contabile? E’ pronta una segnalazione alla Corte dei Conti per le attività svolte dai Servizi Veterinari e dalla ASL di Potenza, che effettua prestazioni di sterilizzazioni chirurgica in favore di cani di proprietà impiegando personale, mezzi e risorse pubbliche, non contemplate dai LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza finanziati dallo Stato.

Dalle autorità regionali - in primis dal Presidente Marcello Pittella e dalla Vicepresidente, nonché Assessore alla Salute Flavia Franconi - non è arrivata nessuna risposta ad ANMVI nemmeno in ordine al mancato rispetto delle buone pratiche veterinarie, stigmatizzato anche dall’Ordine nazionale (FNOVI), in compromissione delle più elementari prassi igieniche, cliniche e di benessere animale.

Non di meno, il Consiglio regionale della Basilicata si appresta ad esaminare un testo unificato per la modifica della Legge regionale n. 6 del 1993. ANMVI chiede ai consiglieri proponenti- Gianni Leggieri e Michele Napoli-di ritirarlo.

L'aggiornamento di norme locali, vecchie quasi un quarto di secolo, è l'unica buona intenzione di un articolato indegno dei lucani. Arretrato, sommario, lacunoso nella sostanza e ridondante nei bizantinismi, il testo unificato delle pdl dei Consiglieri Gianni Leggieri e Michele Napoli, connota, a torto, la Basilicata come una terra emersa dal nulla, ignara di 25 anni di evoluzione normativa a tutti i livelli: Europa, Governo, Parlamento e Regioni. Il Legislatore lucano non ne tiene conto.

ANMVI chiede alla Giunta, ai proponenti la pdl e al Presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, di ritirare il testo e di aprire un tavolo tecnico urgente, alla presenza di ANMVI.

Nell'aggiornare la normativa regionale, il testo in discussione  prende a riferimento un Accordo Stato Regioni del 2003, riuscendo peraltro a disattenderlo e a disattendere anche ogni principio di leale collaborazione istituzionale fra il Ministero della Salute e le Regioni. Non da ultimo, il testo propone norme gravemente lesive per gli animali: valgano come esempio la microchippatura a 30 giorni anziché a 60 (termine perentorio per non separare i cuccioli dalla madre prematuramente) e l’impiego della catena.

La Legge Quadro 281/1991 viene dal Legislatore lucano anacronisticamente letta come 26 anni fa, senza alcuna considerazione per l’evoluzione sanitaria e sociale del rapporto uomo-animale.

Ai vertici della Giunta e del Consiglio della Basilicata, ANMVI  chiede di correggere urgentemente l’approccio della Regione alla gestione del randagismo e degli animali da compagnia.

Ufficio Stampa ANMVI - Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani- 0372/40.35.47