POST-SISMA E ANIMALI D’AFFEZIONE

ANMVI: AFFIDARE LA GESTIONE AI MEDICI VETERINARI DEI TERRITORI

Superare lo spontaneismo non professionale e scompostamente improvvisato, che ancora caratterizza l’assistenza veterinaria soprattutto agli animali d’affezione. Ristabilire le condizioni di esercizio professionale ante-calamità.

DOCUMENTO DI PROPOSTA NELLE MORE DI UNA RIFORMA DELLA PROTEZIONE CIVILE

(Cremona, 14 settembre 2016)- Come a L’Aquila nel 2009. I Medici Veterinari dei territori direttamente colpiti da calamità naturali si confermano la prima risorsa umana e professionale. Il loro apporto fin dalla prima emergenza - nonostante il dramma e il disagio- deve essere riconosciuto in via prioritaria e valorizzato. Sono loro che si sono prodigati, a catastrofe in atto e subito dopo i crolli, anche in favore degli stessi cani da soccorso.

Questa risorsa professionale va tutelata, salvaguardando il tessuto economico-produttivo alla base del suo reddito. Per questo ANMVI non ritiene opportuno che gli interventi in favore degli animali vedano la presenza – sovradimensionata ed eccessivamente prolungata- di soggetti esterni alla professione veterinaria e ai territori colpiti. Al contrario, è doveroso e opportuno ristabilire nel più breve tempo possibile le condizioni di esercizio professionale ante-calamità.

“Siamo in contatto con i nostri Colleghi delle aree del sisma- dichiara Marco Melosi- e dopo il trauma, i danni e i lutti sono costretti ad assistere ad una invasione del loro territorio malgrado la popolazione animale del dopo-sisma sia perfettamente gestibile dai Medici Veterinari del posto: sono i loro pazienti, li conoscono bene perché li hanno sempre avuti in cura e non di rado  li hanno salvati dal terremoto. Non c’è ragione di sottrarli all’esercizio professionale dei Colleghi residenti né di dislocarli. Dopo la prima emergenza, se si continuano ad ignorare i Medici Veterinari del posto, è lecito sospettare comportamenti speculativi e gare di visibilità mediatica di cui chi deve ricominciare non sente alcun bisogno”.

L’ANMVI ritiene improrogabile superare l’approccio volontaristico, non professionale e scompostamente improvvisato che ancora caratterizza la gestione medico veterinarie delle emergenze, mancando un coordinamento istituzionalizzato e strutturato che faccia leva su professionalità medico-veterinarie appositamente organizzate, formate, accreditate e pronte all’intervento di emergenza. Preferibilmente reclutate nei territori colpiti o più prossimi

In proposito l’Associazione ha pronto un documento per le Autorità, a partire dalla Protezione Civile, basato su una organizzazione sistematica degli interventi di medicina veterinaria e sulla lezione dimenticata del terremoto aquilano del 2009.

Ufficio Stampa ANMVI - 0372/40.35.47