DOPO L’ATTENTATO AL PRESIDENTE DEL PARCO DEI NEBRODI

ANMVI A CROCETTA: VETERINARI LASCIATI DA SOLI A COMBATTERE LA MAFIA

Ci sono Veterinari che ogni giorno subiscono e contrastano la criminalità organizzata.E non accettano di essere gettati nel mucchio. Finora dal Governatore della Sicilia né ascolto né tutele. Solo frasi offensive


(Palermo, 19 maggio 2016)-  “Mentre siamo ancora profondamente scossi per l’attentato a Giuseppe Antoci e alla sua scorta, ci tocca anche subire le dichiarazioni grossolane e offensive  del Presidente della Regione Rosario Crocetta, che non conosce la Veterinaria sana della Sicilia perché non si è mai interessato ad essa”.

Il Presidente di ANMVI Sicilia, Pippo Licitra,  è indignato per le “improvvide generalizzazioni del Presidente Crocetta, che mettono in cattiva luce tutta la Veterinaria, anche quella che fa il proprio dovere nonostante e contro l’agro-mafia, senza che la Regione si sia mai premurata di conoscere le gravissime condizioni di intimidazione, umiliazione e pericolo in cui vivono, per continuare a garantire sanità animale e sicurezza alimentare".

Il Presidente Licitra si dice “profondamente amareggiato” dalle parole del Governatore Crocetta, “che non si è accorto che proprio dalla Sicilia, la Veterinaria ha aperto una stagione di trasparenza, di legalità, di rinascita civile e culturale dall’oscurantismo omertoso con la sola forza del suo proprio coraggio, appellandosi a tutte le istituzioni nazionali e regionali. Da Crocetta - conclude Licitra - non abbiamo ricevuto né ascolto né tutele. Solo assenze eclatanti e frasi offensive”. E aggiunge: "Le incrostazioni delle agro-mafie e della mafia dei pascoli non vanno addebitate solo alla Veterinaria, ma anche a connivenze in cui la Veterinaria rappresenta appena la punta di un iceberg". 

Secondo l’ANMVI la colpevole trascuratezza delle istituzioni - nei confronti dei Veterinari minacciati e intimiditi ogni giorno in ragione delle loro pubbliche mansioni a tutela della sanità animale e della salute pubblica - è un problema diffuso in tutta Italia. Tentativi di corruzione, minacce, attentati e angherie sono all’ordine del giorno, per impedire lo svolgimento di controlli che “disturbano” il giro d’affari criminale dell’agro-mafia. Un fenomeno che purtroppo non conta nemmeno sulla sensibilità dei mass media, che hanno messo in secondo piano l’informazione sulla lotta alle mafie.

Ufficio Stampa ANMVI - (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani)- 0372/40.35.47