NEL PANIERE ISTAT SPESE VETERINARIE "RAPPRESENTATIVE" E "CONSOLIDATE"

ANMVI: DIFENDERE LA CAPACITA' DI ACQUISTO DELLE FAMIGLIE CON PET

(Cremona 5 febbraio 2014)- Da quest'anno la chirurgia veterinaria per gli animali da compagnia e le vaccinazioni veterinarie rientrano nelle "spese rappresentative" degli italiani e sono ormai "consolidate" nei comportamenti sociali di chi vive con almeno un animale da compagnia (quattro famiglie su dieci).

Una buona notizia dal punto di vista socio-sanitario, ma un serio monito per le autorità di Governo che vogliano davvero tutelare queste spese dal rischio dell'inflazione e ridare slancio alla domanda-offerta di prestazioni e servizi veterinari. La crisi economica sta minacciando la propensione alle cure veterinarie e deprimendo un comparto sanitario che- fra medicinali, attrezzature e mangimi- genera sviluppo socio-sanitario ed economico.

Commenta Marco Melosi, Presidente ANMVI: "Alla detassazione delle cure veterinarie- priorità assoluta per non cadere nella soglia di under-treatment veterinario- vanno associate politiche di tutela del potere d'acquisto dei proprietari virtuosi ( l'82% secondo il parere dei medici veterinari italiani) anche attraverso soglie di detrazione fiscale adeguate al costo del denaro. Sono più di dieci anni- aggiunge Melosi- che le detrazioni veterinarie non vengono nemmeno aggiornate ai valori ISTAT e sono al di sotto di 1 euro al giorno".

Vale solo la pena di ricordare l'incoraggiamento dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Animale a non cadere sotto livelli minimi di controllo delle malattie animali trasmissibili. Mantenendo in salute i cani e gatti, proprietari e veterinari giovano alla salute e alla contabilità pubblica nazionale.

Ufficio Stampa ANMVI
Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani
0372/40.35.47

pdfCOMUNICATO STAMPA 5 FEBBRAIO 2014