ANMVI AI PARLAMENTARI VETERINARI CAPUA, COVA E ZUFFADA


In 75mila chiedono il vostro impegno per abbattere il peso fiscale sulle cure veterinarie

(Cremona, 19 marzo 2013)- Con una lettera aperta ai tre parlamentari veterinari, l'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) chiede sostegno legislativo alla petizione per la revisione fiscale.

"E' nostro dovere - scrive il Presidente Marco Melosi- assolvere ad un impegno contratto con 75.241 cittadini che hanno firmato la petizione lanciata da ANMVI lo scorso autunno, per chiedere la revisione del regime fiscale che grava sulle prestazioni veterinarie".

E' questa la prima istanza rivolta agli On Paolo Cova (PD), Ilaria Capua (Scelta Civica) e Sante Zuffada (PDL).

La petizione, lanciata nei mesi scorsi e chiusa alla vigilia del nuovo mandato parlamentare, chiede:

- che l'IVA sulle prestazioni veterinarie e sui mangimi, fra le più elevate in Europa, venga ridotta al 10%; che le prestazioni di prevenzione veterinaria e di tutela della sanità pubblica (es. microchip e anagrafe canina e felina, sterilizzazioni maschi e femmine) vengano esentate dall'IVA; che sia considerata la possibilità di detrazione delle spese veterinarie fino ad un massimale di 1000 euro; che vengano tolti dal redditometro le spese veterinarie sostenute per gli animali da compagnia e il cavallo "d'affezione e/o da passeggiata".

Si tratta di rivendicazioni, trasversalmente accolte nel corso delle passate legislature, benchè senza alcun approdo normativo riformatore. In apertura di questa legislatura si registra soltanto una proposta di legge in materia di detraibilità delle spese sostenute per la cura di animali da compagnia, annunciata alla riapertura della Camera dei Deputati.

"La certificazione notarile delle sottoscrizioni raccolte- scrive Melosi agli On Capua, Cova e Zuffada- ufficializza un impegno che ANMVI ha contratto con i cittadini firmatari e che crediamo sia rappresentativo di una volontà popolare, consolidata e non più ignorabile. Vi chiediamo di impegnarVi per questo".

Ufficio Stampa ANMVI
0372/40.35.47

pdfCOMUNICATO STAMPA 19 MARZO 2013