AUMENTO 22% SULLE CURE VETERINARIE INSOSTENIBILE E INSPIEGABILE

"Noi medici veterinari siamo contro l'IVA sulle cure ai nostri pazienti e contro l'aumento al 22%. Scusate l'IVA".

(Cremona, 30 settembre 2013) - L'IVA sulle cure veterinarie è diventata insostenibile e da domani- con l'aumento al 22% -sarà inspiegabile. Il rincaro coinvolge medici veterinari, pazienti e famiglie con animali da compagnia. Una spirale di aumenti che la crisi non consente più a nessuno di sopportare, nè ai professionisti nè ai cittadini proprietari.

L'ANMVI ha predisposto un manifesto per le strutture veterinarie che da domani vorranno affiggerlo, in vetrina o nelle sale d'attesa, per prendere pubblicamente le distanze dal rincaro fiscale, in aperta protesta, affinchè cittadini e clienti siano consapevoli del dissenso della categoria.

Intanto, al Ministro delle Finanze Maurizio Saccomanni, l'ANMVI ha inviato una nota stampa chiedendo di armonizzare le aliquote IVA, spostando le cure veterinarie allo scaglione dell'IVA agevolata al 10%, la stessa dei farmaci. Si tratta - riporta la nota- di restituire equità fiscale alla medicina veterinaria e sottrarla alla continua pressione degli aumenti.

A chiedere la riduzione della pressione fiscale non sono solo i medici veterinari, ma anche le famiglie che oggi convivono con circa 19 milioni di pet, fra cani e gatti. Una petizione dell'ANMVI ha superato le 76.000 firme per chiedere meno tasse sulla sanità animale.

Ufficio Stampa ANMVI
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pdfCOMUNICATO STAMPA 30 SETTEMBRE 2013