(Cremona, 26 giugno 2012) -  “Fa specie che proprio il Garante della Concorrenza e del Mercato non conosca le condizioni drammatiche della situazione occupazionale dei medici veterinari”.

Il Presidente dell’ANMVI Marco Melosi, si dice “profondamente deluso" dalle considerazioni del Garante Giovanni Pitruzzella nella sua relazione alle istituzioni della Repubblica, perché “ proprio dall’Antitrust ci aspetteremmo la rimozione di incrostazioni corporative e anti-meritocratiche che sopravvivono indisturbate nel nostro Paese e che non stanno dove le cerca il Garante”.

L’Antitrust, è l’invito del Presidente Melosi, si documenti sulla nostra condizione occupazionale e si confronti con la realtà del Pubblico Impiego e della Libera Professione Veterinaria: non c’è più posto per nessuno.

La spending review colpirà il SSN e il Fisco nazionale sta impoverendo il potere d’acquisto dei proprietari. Sui professionisti gravano oneri economici e fiscali di ogni genere e tipo, dagli investimenti iniziali per l'avvio attività fino agli studi di settore, dall’obbligo di formazione senza agevolazioni fiscali, a quello di assicurarsi, di dotarsi di pec, di onorare la quota all’Ordine professionale, di versare i contributi previdenziali.

“Laurearsi in veterinaria oggi - aggiunge- significa aprire un conto spese senza sapere quando saranno ripianate. Questo si dovrebbe dire ai giovani e questo devono sapere quegli Atenei che contano gli studenti non in base al diritto allo studio ma alla quota premiale di finanziamento pubblico che va al sistema accademico. E questo dovrebbero sapere anche quelle paludate amministrazioni regionali che dettano un fabbisogno surreale di veterinari SSN per politiche locali che tutto hanno in mente fuorchè gli studenti e l'occupazione".

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pdfCOMUNICATO STAMPA 26 GIUGNO 2012