I medici veterinari possono contrastare il traffico di cuccioli con la prevenzione: aiutando chi decide di acquistare un cucciolo a riconoscere la filiera illegale. E a rifiutarla.

LA LOCANDINA ANMVI NO AL TRAFFICO DI CUCCIOLI

http://www.anmvioggi.it/files/LOCANDINA%20ANMVI%20CAMPAGNA%20NO%20TRAFFICO%20CUCCIOLI.pdf

(Cremona, 3 dicembre 2008) - “E’ stata una giornata in cui la politica ha dato un segnale importante. La veterinaria è pronta a fare la propria parte”- Raimondo Colangeli, Presidente SISCA ( Società Italiana Scienze Comportamentali -federata ANMVI) - è intervenuto stamattina alla Farnesina alla conferenza stampa contro il traffico di cuccioli dall’Est indetta dal Ministro Frattini e dal Sottosegretario Martini.

E’ importante- dichiara Colangeli - che il medico veterinario  giochi a fondo il suo ruolo nella crescita culturale del rapporto con l’animale e nel non marginale aspetto sanitario del fenomeno”. Contro il commercio illegale di cuccioli l’informazione al pubblico è il principale deterrente. Ne sono convinti i medici veterinari italiani dell’ANMVI, impegnati in azioni di prevenzione del fenomeno, attraverso l’informazione agli aspiranti proprietari. Conoscere le principali irregolarità del commercio illegale aiuta a riconoscere la filiera illegale, a non incappare in una frode commerciale, ma soprattutto a  rifiutare un fenomeno che ha gravi risvolti sanitari.

L’ANMVI ha realizzato una locandina per gli ambulatori veterinari ( Non è questa la strada per farlo arrivare da te) e invitato le associazioni dei commercianti e i negozi ad esporla. La locandina riporta le principali irregolarità a cui prestare attenzione per riconoscere la filiera illegale e rifiutarla: mancanza del passaporto, mancanza del certificato sanitario, falsificazione dell’età, microchip contraffatto, vaccinazioni non eseguite o irregolari.Ricordando l’importanza del divieto di acquisto di cuccioli sotto i due mesi contenuto nell’ordinanza in vigore, firmata dal Sottosegretario Martini, Colangeli sottolinea l’importanza della visita pre-adozione: “è fondamentale che il futuro proprietario prima dell’acquisto o dell’adozione abbia un colloquio con un medico veterinario per fare una scelta consapevole, per essere informato degli obblighi di legge, a partire dall’iscrizione in anagrafe canina, e sia nelle condizioni di riconoscere la filiera illegale e di evitarla”.

Ho apprezzato - conclude Colangeli- l’importanza che il Sottosegretario Martini riserva in ogni occasione al medico veterinario comportamentalista, il medico veterinario che  svolge un ruolo fondamentale nell’insorgenza delle patologie comportamentali e nei disturbi del comportamento. Anche in questo caso, il colloquio preliminare con il medico veterinario aiuta a scegliere il cucciolo nella piena legalità e anche con maggiore attenzione alle relazioni con l’uomo e la società degli uomini. E’ un’attenzione che dovrebbe maturare anche negli allevamenti e nei canili dove si cerca di favorire l’adozione di randagi e di randagi adulti".

Dalla ratifica della Convenzione Europea sulla protezione degli animali del 1987 (mai sottoscritta dal nostro Paese) alla cooperazione fra Stati Europei, il Governo italiano ha dato oggi forti segnali di lotta al traffico di cuccioli dai Paesi dell’Est, un commercio illegale che coinvolge decine di migliaia di cuccioli all’anno, soprattutto cani e soprattutto di provenienza est-europea ( Ungheria innanzitutto). Il Dossier pubblicato dalla LAV riporta una dettagliata rendicontazione del fenomeno basata anche su dati ufficiali della Federazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani.

Ufficio Stampa ANMVI

0372/40.35.47

pdfCOMUNICATO STAMPA 3 DICEMBRE 2008