Il Ministero della Salute ha dimenticato i suoi precari 
Inspiegabilmente nominati dirigenti a luglio, sono per questo stati esclusi dal processo di stabilizzazione - Eppure la copertura finanziaria c’è.

(Cremona, 15 novembre 2007) - Precari  inspiegabilmente innalzati dal Ministero della Salute al ruolo di dirigenti- beninteso sempre a tempo determinato e “senza oneri di spesa”- e così esclusi dalle stabilizzazioni votate oggi in Senato, anzi beffati dall’emendamento di maggioranza che riguarda solo il personale non dirigente della pubblica amministrazione.

I medici veterinari del Ministero della Salute- sedi centrali e periferiche, aeroporti e frontiere  sono precari da anni, prima come co-co-co e ora a tempo determinato fino all’aprile del 2009.

A luglio, la legge sull’intramoenia ha previsto per loro l’inquadramento nel ruolo di dirigenti del Ministero della Salute, un ruolo che non li avvantaggia, deciso da una legge che dispone norme sulla libera professione del tutto estranee ai loro compiti istituzionali.

Ancora una volta 158 professionalità medico veterinarie che da anni controllano animali vivi, prodotti di derivazione animale in ingresso in Italia dall’Unione Europea e dai Paesi Terzi, sono dimenticate. Di loro si sente parlare solo in occasione dell’influenza aviaria, dei cuccioli morenti importati illegalmente e dei maltrattamenti degli animali trasportati in lungo e in largo in Europa. Oggi, il Ministero della Salute ha fatto in modo che i controlli sulla sicurezza degli alimenti, di cui il nostro Paese si fa vanto, restino precari.

Questo malgrado le pubbliche promesse del Ministro Livia Turco e malgrado il Ministero della Salute abbia dichiarato in un comunicato stampa di pochi giorni fa che non ci sono problemi di fondi: “la stabilizzazione del personale precario dirigenziale sanitario del Ministero della Salute, non è allo stato impedita da ragioni finanziarie”.

Ufficio Stampa ANMVI

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pdfCOMUNICATO STAMPA 15 NOVEMBRE 2007