COMUNICATI STAMPA

 

I CANI SI POTRANNO CEDERE A 60 GIORNI DI VITA E NON PIU’ A 90

TUTELA ANIMALE, ANMVI MARCHE: CORRETTA UNA ANOMALIA NORMATIVA E SCIENTIFICA

La Presidente Carla Mazzanti: “Con la correzione apportata dalla pdl Tale’ la nostra Regione si allinea alle più avanzate conoscenze della medicina veterinaria comportamentale

(Ancona, 16 dicembre 2016) – E’ una buona notizia l’approvazione della proposta di legge, primo firmatario il Consigliere Federico Tale’, che ha modificato i termini di cessione e vendita dei cani, contenuti nella legge marchigiana sulla tutela degli animali da compagnia, facendoli scendere da 90 a 60 giorni.

ANMVI Marche plaude ai proponenti le modifiche – con Tale' i consiglieri Giancarli, Urbinati, Minardi, Rapa, Marconi, Traversini e Celani- e al Consiglio regionale per avere allineato la norma alle previsioni nazionali e alle più avanzate conoscenze della medicina veterinaria comportamentale.

“Era una anomalia normativa e scientifica il divieto sanzionabile di separare i cuccioli dalla fattrice prima dei novanta giorni di vita per i cani- dichiara la Presidente di ANMVI Marche Carla Mazzanti che spiega: “Questo termine avrebbe potuto seriamente compromettere il benessere dei cuccioli di cani e il loro corretto sviluppo”.

La medicina veterinaria comportamentale è infatti concorde nel ritenere che un periodo di novanta giorni andrebbe detrimento del benessere del cucciolo:  “Un tempo superiore ai sessanta giorni può compromettere in maniera irreversibile la corretta socializzazione del cucciolo- spiega la Presidente Mazzanti-  e inibire lo sviluppo armonico del suo comportamento, con riflessi sul potenziale aggressivo dovuto a carente relazione con il gruppo sociale umano (detentore, proprietario, nucleo familiare, convivenza sociale in pubblico)”.

“Anche quando oggetto di una compravendita commerciale- conclude la dottoressa Mazzanti-  il cane è un bene “vivente” e come tale esprime tempi ed esigenze di crescita, sviluppo e socializzazione che non possono essere disattesi o ritardati. Non è pensabile farne uno stock di magazzino”.

Ufficio Stampa ANMVI

Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani

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