COMUNICATI STAMPA

ANMVI: SISTEMI INFORMATIVI COSTOSI E NON AL PASSO CON L'AGENDA DIGITALE

L'anagrafe canina arranca: troppe difformità regionali

(Cremona, 27 agosto 2012) - L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) considera necessaria la proroga, disposta in questi giorni dal Ministero della Salute, dell'obbligo di identificazione con microchip dei cani e della registrazione nell'anagrafe canina regionale. (*)

Ma altrettanto necessaria, secondo l'ANMVI, è una nuova normativa (peraltro preannunciata nel provvedimento di proroga sotto forma di un nuovo Accordo Stato-Regioni) che armonizzi le anagrafi canine regionali, oggi troppo diverse e in alcuni casi non pienamente implementate.

Ogni Regione - dichiara Marco Melosi, Presidente ANMVI -ha sistemi informativi a se stanti e regole proprie che in alcuni casi non permettono una piena accessibilità al medico veterinario che ha inoculato il microchip, né in fase di implementazione né in fase di consultazione del data base. Inoltre- aggiunge Melosi- da una Regione all'altra il dato identificativo del cane si perde, perché non sempre viene riversato in tempo reale nell'anagrafe canina nazionale del Ministero della Salute, dove è invece necessario che tutti i cittadini abbiano libero accesso e che sarebbe buona cosa mettere in collegamento diretto con i data base regionali attraverso modalità di aggiornamento automatico, anziché attendere che i dati siano riversati dalle singole amministrazioni regionali".

Ci sono tre buoni motivi per l'Anagrafe canina più efficiente ed uniforme su tutto il territorio nazionale, secondo il Presidente ANMVI: 1) abbattere i rischi sanitari, attraverso il controllo della popolazione canina; 2) tutelare i cani attraverso la certezza della proprietà, sia in caso di abbandono che di smarrimento; 3) ridurre la spesa pubblica che finanzia le anagrafi canine regionali. A quest'ultimo proposito Melosi osserva che "la consistenza numerica degli animali sul territorio nazionale rappresenta un criterio di riparto dei fondi nazionali contro il randagismo". Dal 2007, infatti, la Legge Finanziaria destina fondi alle Regioni appositamente per implementare le anagrafi canine regionali. "Ci domandiamo -conclude Melosi- se l'attuale situazione con 20 sistemi informativi regionali, non implementati in tempo reale, sia al passo con l'agenda digitale del Paese e con la spending review."

Ufficio Stampa ANMVI
0372/40.35.47

(*) NOTA - Secondo i più recenti dati ufficiali del Ministero della Salute i cani registrati all'Anagrafe Nazionale degli Animali di Affezione sono 5.877.262 (http://www.salute.gov.it/anagcaninapublic_new/AdapterHTTP ) . Secondo dati di mercato, i cani nelle case italiane sono almeno un milione in più ( 6 milioni e 951 mila- fonte: Rapporto Assalco -Zoomark, 2012)

pdfCOMUNICATO STAMPA 27 AGOSTO 2012