COMUNICATI STAMPA

SANITA' ANIMALE E SICUREZZA ALIMENTARE NELLE AREE SIN

Rapporto Taranto, ANMVI: la veterinaria pronta a fare da ponte fra Salute e Ambiente

Il biomonitoraggio sugli allevatori evidenzia la necessità di gettare un ponte fra sanità veterinaria e ambiente.

(Cremona 25 ottobre 2012) - Le conclusioni del Rapporto presentato dal Ministro Renato Balduzzi colpiscono l'attenzione dei medici veterinari, nel loro ruolo di tutela della sanità pubblica e della sicurezza alimentare. E i medici veterinari sono pronti a mettere in campo le loro competenze.

Non va dimenticato, del resto, che il biomonitoraggio - come evidenziato nel Rapporto- è risultato dal rilevamento di alcune non conformità in matrici alimentari campionate dalla ASL di Taranto nel 2008/2009 in alcune aziende zootecniche della provincia. Tali non conformità, relative ai tenori di "diossine" in alimenti di origine animale, avevano portato al sequestro e/o all'abbattimento degli animali allevati.

Secondo l'ANMVI- "è evidente che una professione "ponte" fra Salute e Ambiente come la veterinaria, potrà dare un contributo decisivo alle indicazioni che scaturiscono dal Rapporto ministeriale. I risultati del biomonitoraggio sugli allevatori richiedono, infatti, ulteriori studi sull'esposizione professionale agli inquinanti, ulteriori analisi sugli alimenti prodotti e consumati in loco e interventi di prevenzione, oltre che di bonifica, nei confronti delle popolazioni animali degli allevatori e della catena alimentare".

Due le direzioni da seguire: 1) interventi immediati contro la deposizione al suolo di inquinanti capaci di penetrare nella catena alimentare e di compromettere la sanità pubblica in seguito per ingestione attraverso gli alimenti. Ciò implica la possibilità della loro intercettazione tramite un più stringente controllo dei prodotti locali dell'agricoltura e dell'allevamento destinati al consumo umano; 2) prevenzione mediante un sistematico programma di monitoraggio ambientale, biologico e sanitario.

A parere dell'ANMVI, "per fronteggiare situazioni, gravissime ed anomale, come quella evidenziata dal Rapporto ministeriale, occorrono interventi straordinari di addestramento e di preparazione dei Medici Veterinari. Non solo. Il coinvolgimento del sistema veterinario, pubblico e privato, dovrà diventare sistemico e organizzato in tutte le aree SIN (Siti di Interesse Nazionale ad elevato rischio inquinamento), senza trascurare un approfondimento sul livello di esposizione professionale degli stessi veterinari di queste aree e delle popolazioni animali".

Ufficio Stampa ANMVI
0372/40.35.47

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