COMUNICATI STAMPA

Intensificate le  misure straordinarie di controllo del virus del Nilo, ormai endemico nel nostro Paese. I veterinari ippiatri faranno sorveglianza sindromica nei cavalli. La prevenzione veterinaria si conferma fondamentale per la salute animale e dell’uomo.

(Cremona, 27 novembre 2008) - E’ in vigore da oggi  l’ordinanza 5 novembre 2008 del Settore Salute del Ministero del Welfare che dà il via ad un piano di sorveglianza Straordinaria della West Nile Disease, il virus del Nilo dichiarato endemico nel nostro Paese dalle autorità sanitarie. L’Ordinanza, che ha validità fino al 31 dicembre 2010, prevede anche il coinvolgimento dei veterinari liberi professionisti. Con il piano di sorveglianza straordinaria che parte oggi, si intensificano le misure straordinarie    di    sorveglianza   “finalizzate   alla   cognizione dell'espansione del fenomeno”.

La segnalazione dei casi sospetti nei cavalli è da mesi incoraggiata dalla Società Italiana dei Veterinari per Equini(SIVE), secondo le linee guida fornite dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo. I veterinari liberi professionisti continueranno  nella sorveglianza sindromica nei cavalli. L'attività prevede la messa a punto e distribuzione di un questionario ai veterinari con la finalità di individuare cavalli in cui, nel periodo di attività dei vettori, si sono manifestate sindromi neurologiche riferibili alla malattia.

Fino ad ora sono stati confermati 117 focolai negli animali e si sono registrati due casi nell’uomo. L'uomo  e  gli  altri  animali (in particolare il cavallo)  si  infettano a seguito della puntura di zanzare infette ma non  rappresentano un  pericolo  di diffusione   ulteriore   dell'infezione  e  possono  pertanto  essere utilizzati  quali indicatori della diffusione della infezione, stessa e non risulta  necessario  prevedere  misure  di  restrizione sulle aziende presenti nei territori interessati dalla circolazione virale.

E' importante anche ricordare che non c'e' rischio di contagio interumano in quanto i bassi livelli di viremia nell'uomo infettato, come nel cavallo, non consentono di trasmettere il virus ad altre zanzare e quindi alle persone. Per prevenire il rischio di infezione, resta fondamentale la protezione individuale dalle punture delle zanzare.

Casi di encefalomielite di tipo West  Nile  sono stati rilevati in  cavalli  allevati  in  alcune  Province delle regioni Emilia-Romagna  e  Veneto tra agosto e  settembre e, recentemente, anche nella regione Lombardia sono stati segnalati casi. Nell'ambito  delle attività del Piano di sorveglianza già previsto dal  decreto 29 novembre 2007  sono  state  evidenziate  positività virologiche per West Nile Disease (WND) anche in uccelli selvatici (gazze e cornacchie).

Il Piano straordinario ministeriale che parte oggi rientra a tutti gli effetti in quelle attività di sorveglianza e di prevenzione che consentono al nostro Paese interventi tempestivi di prevenzione veterinaria e di contenimento del fenomeno, a vantaggio della sanità animale e dell’uomo. Ufficio Stampa ANMVI

Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani

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pdfCOMUNICATO STAMPA 27 NOVEMBRE 2008