COMUNICATI STAMPA

Il TAR di Milano ha fissato per oggi l’udienza relativa al ricorso dell'ANMVI per l'annullamento della delibera della Regione Lombardia sull'intramoenia veterinaria "L’assimilazione della libera professione medica a quella veterinaria è una forzatura e un danno per la sanità pubblica".

(Cremona, 13 novembre 2008) -Il TAR di Milano ha fissato per oggi l’udienza di discussione dell’istanza cautelare relativa al ricorso dell'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani per l'annullamento della delibera con cui la Regione Lombardia ha disciplinato la libera professione dei veterinari del Servizio Sanitario Regionale.

La Regione Lombardia si è costituita con propria memoria. Il ricorso per l’annullamento della delibera della Lombardia sulla libera professione intramuraria da parte dei medici veterinari era stato notificato dai legali dell’ANMVI ai primi di ottobre .

La delibera della Giunta lombarda legittima i veterinari dipendenti, sia con rapporto di lavoro esclusivo che non esclusivo e parziale col SSN, ad esercitare attività libero professionali presso gli allevamenti di  bestiame gestiti da privati, in studi ambulatoriali ubicati in non meglio identificate e specifiche strutture nel territorio di competenza dell’ASL di appartenenza.

A parere dell’Associazione, che ha promosso il ricorso, la facoltà di esercitare la libera professione non si può trasformare nella coincidenza, in un unico soggetto, delle funzioni di controllante/controllato. Invece, il limite “del non contrasto” costituisce un contrappasso irrinunciabile, significa porre l’attenzione sulle funzioni e i compiti del Servizio di Sanità Veterinaria pubblica stabiliti dal legislatore, con i quali lo Stato intende non certo di utilizzare uomini e risorse per garantire agli allevatori di bestiame (attività questa che riveste carattere economico e privato) o ai proprietari di animali da affezione/compagnia l’utilizzo di strutture pubbliche in cui ricevere, assistenza zooiatrica prestata in regime libero professionale a pagamento.

Per l’ANMVI- che ha già annunciato azioni legali contro analoghe iniziative regionali- è evidente che l’assimilazione della libera professione medica a quella veterinaria è una forzatura e un danno per la sanità pubblica.

Al Ministro Sacconi, l'ANMVI ha chiesto di "ripensare la legge 120 nella parte che riguarda la libera professione dei veterinari SSN e di correggere la posizione rinunciataria insita nella Legge -Turco che, delegando alle Regioni il compito di regolamentare l’intramoenia veterinaria, ha sottratto al Dicastero competente la disciplina della materia. L’ANMVI ha invitato il Ministro Sacconi a  vigilare sui provvedimenti che le Regioni hanno adottato o intendono adottare.

Ufficio Stampa ANMVI

0372/40.35.47

pdfCOMUNICATO STAMPA 13 NOVEMBRE 2008